L'ANALISI
15 Aprile 2025 - 05:10
CREMA - L’adeguamento tecnologico di 20 appartamenti, di cui 17 già utilizzati da anziani autosufficienti, che si trovano in palazzo Tadini. Una spesa per dotarli di una domotica all’avanguardia che faciliti la vita degli inquilini di queste case popolari. L’accesso all’edificio avviene dall’omonima via, a fianco della rsa Lucchi di via Zurla e sopra il centro diurno integrato della Fondazione Benefattori Cremaschi. Ieri, l’annuncio dell’avvio dei lavori, che andranno avanti un anno, con l’intervento del presidente della Benefattori Gianni Risari, della direttrice generale Annalisa Mazzoleni, del sindaco Fabio Bergamaschi, dell’assessora al Welfare Anastasie Musumary, della collega al Patrimonio Cinzia Fontana, della dirigente dei Servizi sociali del Comune Francesca Moruzzi e di Andrea Venturini, direttore di Fondazione Alba Anffas onlus, partner dell’iniziativa.
Parallelamente, per chi lo vorrà, verranno attivati servizi gestionali a supporto della domiciliarità, con percorsi personalizzati basati su una valutazione integrata dei bisogni sociali e sanitari. La sala comune del cortile sarà destinata ad attività di gruppo, favorendo la socializzazione e il contrasto all’isolamento. La Benefattori è il partner strategico del Comune per questa iniziativa, mettendo a disposizione non solo l’edificio, ma anche un importante contributo economico. Il piano prevede un investimento complessivo di 813mila euro, così suddiviso: 650mila euro per gli interventi strutturali, 63mila euro per i servizi di supporto alla domiciliarità e 100mila euro di cofinanziamento della Fondazione per il rifacimento delle coperture. Le risorse sono quelle del Pnrr, finanziato dall’Unione Europea attraverso i fondi Next generation Eu.
«Promuovere l’autonomia abitativa degli anziani significa agire sulla dimensione della casa, da preservare come luogo fisico e relazionale che rappresenta il primo presidio di benessere per ogni persona – ha sottolineato Bergamaschi – : questo progetto non è isolato, ma inserito in una strategia più ampia che come Amministrazione stiamo portando avanti in tutti i settori: rigenerazione urbana, coesione sociale, sostenibilità, transizione digitale».
Musumary ha aggiunto: «Offrire all’anziano la possibilità di vivere in un contesto residenziale accogliente, vicino alla comunità, significa valorizzare la sua dignità. Costruire reti con il Terzo Settore è essenziale per una presa in carico efficace e personalizzata».
Tra gli altri interventi quello di Risari: «Il miglioramento al ivello domotico dei venti appartamenti va a sommarsi alla importante riqualificazione etsrna di palazzo Tadini e della rsa Lucchi in corso ormai da un anno. Il tutto a favore della qualità della vita dei residenti e di chi usufruisce dei servizi di FBC. Ringrazio il sindaco per questo coinvolgimento, ritenendo che solo la collaborazione tra istituzioni e terzo settore sia ormai essenziale alla risoluzione dei problemi. Non basta infatti solo progettare: bisogna anche gestire».
Fontana ha concluso: «Si tratta della stessa missione che guida anche le azioni di rigenerazione urbana, proprio perché rigenerazione, inclusione e coesione sono gli ingredienti per gestire le sfide della transizione sociale. Questi sono veri e propri progetti di integrazione, che il nostro territorio ha saputo cogliere e valorizzare. Crema ha partecipato come ente capofila di ambito, coordinando le energie e le competenze di tutti gli attori coinvolti e riuscendo così a coprire in modo diffuso l’area cremasca».
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