L'ANALISI
05 Aprile 2025 - 05:05
CREMA - Il boom turistico in città, trend che prosegue da anni con una crescita costante e che si tocca con mano in centro, tra comitive, stranieri, ristoranti e bar dove si parlano le lingue di tutto il mondo, porta con sé l’indotto. Ossia lo sviluppo vertiginoso delle strutture ricettive, andato ovviamente di pari passo con l’aumento delle presenze, in particolare quelle per più giorni. In nove mesi, ovvero dal dicembre 2023 alla fine dello scorso settembre, hanno aperto 18 nuove attività, con una crescita del 23%.
Da 76 strutture collocate nel territorio comunale riconducibili appunto a questa categoria (alberghi, bed & breakfast, affittacamere, agriturismi) si è saliti a quota 94. Dati forniti dall’assessore al Turismo Giorgio Cardile. Il legame con gli arrivi sulle orme del film premio Oscar Chiamami col tuo nome è indissolubile e gli stranieri sono ancora la stragrande maggioranza di coloro che pernottano in città, ma la sensazione è che la scoperta di Crema, dei suoi monumenti, delle campagne circostanti e delle tradizioni gastronomiche non sia legata solo all’onda lunga del film di Luca Guadagnino.
Molti visitatori arrivano dall’estero, ma altrettanti dalle regioni vicine, grazie a percorsi e rassegne: da Pianura da scoprire, alle iniziative promosse dalla Pro loco; dalle mostre tematiche al museo civico, ad altre manifestazioni, anche a carattere sportivo, come la Maratonina. E di questo boom di presenze, 44.572 pernottamenti nel 2023 (manca ancora il dato dell’anno scorso), beneficerà lo stesso Comune. La tassa di soggiorno porterà nelle case dell’ente 70mila euro l’anno. L’entrata in vigore è ormai prossima, a fine maggio il sistema sarà operativo.
«Siamo al dunque — conferma l’assessore al Turismo — con una previsione di incasso per il primo anno che, nella migliore delle ipotesi, permetterà di incamerare 70mila euro. La tariffa sarà di due euro al giorno per coloro che alloggeranno in alberghi e bed & breakfast e nelle altre strutture ricettive, 1,50 euro in caso di permanenza in un campeggio, ma in questo caso si tratta di una tassa che non verrà applicata, non essendoci simili realtà nel territorio comunale. L’abbiamo comunque prevista nel regolamento».
Nei giorni scorsi, gli uffici di piazza Duomo hanno affidato alla società Ica, che già si occupa della riscossione dei tributi comunali per conto dell’ente, di occuparsi di questa tassa. Va ricordato che toccherà agli esercenti titolari delle attività ricettive richiederla ai propri ospiti, esattamente come avviene da anni in tutte le mete turistiche italiane. «L’utilizzo dei proventi è vincolato per legge — conclude l’assessore —: vanno destinati a finalità turistiche, che potranno essere intese in senso ampio, confermando ad esempio le iniziative di promozione che già facciamo, con alcune aggiunte».
Un risorsa non di poco conto, che in questo 2025 sarà ovviamente dimezzata, visto l’avvio della riscossione a metà anno. E come si spostano le migliaia di turisti che arrivano a Crema sulle orme del film di Gudagnino e non solo? Principalmente su due ruote. Anche il settore noleggio bici, siano esse tradizionali, a pedalata assistita o gravel (misto strada ghiaia), si sta rivelando un business molto redditizio. La stima è che siano almeno 3.000 l’anno gli affitti di bici da parte dei turisti.
Ad essi bisogna aggiungere quelli in strutture del circondario. L’ideale mezzo per muoversi lungo i percorsi ciclabili che portano sui luoghi del film. Da Moscazzano, sino a Pandino, passando per i fontanili. La Pro loco, dal canto suo, noleggia in media 70 bici al mese, e il servizio bike sharing, in accordo con il Comune, riparte proprio in questi giorni con il prolungamento della convenzione tra associazione ed ente locale.
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