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PIADENA DRIZZONA

Al Museo la realtà è virtuale

Presentato il progetto: viaggio immersivo tra le palafitte dell’Età del Bronzo

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

14 Aprile 2025 - 16:09

Al Museo la realtà è virtuale

PIADENA DRIZZONA - Il passato non è mai stato così vicino. Ieri pomeriggio, al Museo Archeologico Platina, è stata presentata ufficialmente la nuova esperienza immersiva in realtà virtuale dedicata alla vita nelle palafitte dell’età del Bronzo. Ad aprire la presentazione è stata Marica Dall’Asta, assessore alla Cultura, che ha ringraziato i presenti e sottolineato la visione del progetto: «Abbiamo rinnovato il museo con l’obiettivo di farlo conoscere sempre di più, non solo nel territorio, ma anche fuori dai confini locali. Questa tecnologia è un’occasione importante per dimostrare che il nostro museo è al passo coi tempi e può offrire un’esperienza didattica all’avanguardia a tutte le scuole della zona. Il visore e la proiezione 3D sono esperienze coinvolgenti che meritano di essere provate».

La parola è poi passata a Marco Baioni, archeologo e conservatore del museo, che ha spiegato come questo progetto si inserisca in un percorso di trasformazione del modo in cui si racconta l’archeologia: «Un museo non può più limitarsi a conservare gli oggetti. Deve raccontare il contesto, evocare la vita. La realtà virtuale ci permette di restituire agli oggetti il loro significato originario, quello legato alla quotidianità e all’ambiente in cui sono stati usati».

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Due sono i percorsi proposti: uno interattivo, esplorabile con controller in gruppo, pensato per le scuole; l’altro, con visore Oculus, è una breve esperienza immersiva di sei minuti, sviluppata con riprese dal vero. Il video, girato al Parco Archeologico di Fiavé in Trentino, è frutto di un complesso lavoro di squadra tra archeologi, sceneggiatori, attori, truccatori, registi. La scelta di non usare una lingua parlata, ha detto Baioni, è stata ponderata: «Non sappiamo come parlavano, meglio lasciare spazio al silenzio».

Daniele Bursich, archeologo e curatore della ricostruzione virtuale, ha illustrato i criteri scientifici dietro la modellazione 3D del villaggio dei Lagazzi: le essenze lignee selezionate, le tecniche costruttive, la disposizione degli ambienti e persino la realizzazione dell’incannucciata, una tecnica antichissima usata per costruire pareti con argilla e canne. «Ogni elemento – ha spiegato – è stato studiato sulla base di fonti archeologiche ed etnografiche. Dove mancavano prove certe, abbiamo seguito criteri di plausibilità e coerenza scientifica».

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