L'ANALISI
13 Aprile 2025 - 18:15
CREMONA - È bastato che smettesse di piovere e la città è tornata ad illuminarsi di fiori, colori, profumi. Sono una certezza «Le Invasioni Botaniche», organizzate da kermesse organizzata da Botteghe del Centro, Confcommercio provincia di Cremona, SGP Grandi Eventi e PubliA (divisione commerciale del quotidiano La Provincia di Cremona e Crema), con il sostegno del Comune e il patrocinio ufficiale. A firmare la sponsorizzazione è il centro commerciale CremonaPo.
Per capire quanto i cremonesi e non solo amino le Botaniche bisognava essere in città ieri con un centro letteralmente preso d’assalto, oggi invece protagonisti sono stati i cremonesi per lo struscio domenicale, finalmente senza pioggia, per quanto con un cielo plumbeo. Ma a dare luce erano i fiori, il bianco delle margherite in abbinata al giallo, un segno di primavera, malgrado il tempo bigio. A sipario appena calato, già parte il conto alla rovescia per l’edizione autunnale prevista per il 29 e 30 settembre prossimi, in sinergia con Cremona Musica. Fra le sorprese anche la presenza di dame e gentiluomini vestiti in fogge ottocentesche che sabato hanno passeggiato fra fiori e piante, sollecitando un curioso e inatteso salto nel passato romantico di Cremona del XIX secolo.
«Le Invasioni Botaniche si confermano un appuntamento che la città sente come suo e che attende — ha commentato l’assessore al commercio, Luca Zanacchi —. Iniziative come queste rappresentano un’iniezione di ottimismo per gli operatori del commercio e danno una bella visibilità alla nostra città».
«Tanta, tantissima gente, cremonesi e turisti, ieri hanno animato la città, fino a tarda sera, grazie al record Store Day — racconta Chicca Galli, vicepresidente delle Botteghe del Centro —. La sera in piazza della Pace i danzatori della compagnia di Antonio Gades hanno ballato e animato la movida. Ci hanno fatto i complimenti per la bellezza e vivacità della città. E ciò non può che far piacere».
Ovviamente la giornata parzialmente piovosa, ha un poco attutito la seconda giornata di Invasioni Botaniche: «Ma i cremonesi non sono mancati e non hanno voluto mancare all’appuntamento anche oggi. La mia bacchetta magica con l’apina non ha avuto effetto sul tempo, ahimè. Il bilancio è comunque positivo, le Invasioni Botaniche ci hanno dato una botta di ottimismo, è una iniziativa che rallegra e dà visibilità alla città», conclude Chicca Galli.
Stefano Pelliciardi di SGP Grandi Eventi osserva: «Al di là del tempo che ha in parte frenato il richiamo nella giornata conclusiva, credo che sia importante fare una riflessione sulla capacità di attrarre persone che vengono da fuori. Le Invasioni Botaniche sono riconosciute per la qualità dell’offerta. Si tratta di un aspetto non secondario, pensando che iniziative simili sorgono un poco ovunque e la capacità di attirare persone che vengono da fuori conferma che la strada è quella giusta».
Cristiana Ratti fa un bilancio sul programma e sulla sua capacità di attrarre l’attenzione, senza distrarre dalla finalità commerciale: «Credo che la formula di abbinare artigianato artistico, appuntamenti culturali e commerciali sia vincente — spiega —. Nella giornata di ieri si è lavorato, gli operatori si sono dimostrati soddisfatti, certo il tempo incerto di oggi non ha aiutato a proseguire su questa linea. Gli eventi collaterali hanno riscosso attenzione e successo. I responsabili della galleria San Carlo hanno segnalato un incremento di presenze. La loro mostra non era strettamente collegata alle Botaniche, ma questo è un segnale che Le Invasioni sono portatrici di interesse».
Mercedes Meloni osserva: «Le Invasioni Botaniche confermano la loro capacità di attrarre l’interesse dei cremonesi e dei turisti, il tempo rimane una variabile importante, ma la credibilità dell’iniziativa è la carta di fidelizzazione che ci permette di immaginare margini di sviluppo interessanti».
Sono bellissimi, si portano via ognuno il proprio librettino, costruito sotto la guida di Francesca Ballarini, sono i bambini che questa mattina nella libreria Timpetill hanno partecipato al laboratorio, liberamente ispirato a Bambini e Giardini, il volume pubblicato dalla libreria cremonese e presentato nel pomeriggio presso la Piccola Biblioteca a palazzo Affaitati, alla presenza dell’autrice Beatrice Masini, una vera autorità nell’ambito della narrativa per i ragazzi che ha raccontato come «il libro sia stato adottato dalle ragazze di Timpetill e sia nato con il piacere di collaborare, anche se a distanza, con Francesca Ballarini che ha illustrato con creatività la storia che ho raccontato. La genesi italiana di Bambini e Giardini è un inno alla bellezza della condivisione di idee e sensibilità».
Allegri, un poco intimoriti i bimbi hanno preso matite e pennarelli e stimolati da Ballarini costruito il loro piccolo libro in cui la passione per i fiori e per quello spazio di libertà che sono i giardini ha trovato sostanza in tratti multicolori, in fiori di pura purissima fantasia. «Il volume Barbini e giardini è nato da un progetto condiviso con la casa editrice di Ginevra, Joie de lire, poi l’idea di tradurre il volume in italiano e pubblicarlo è stato possibile grazie a Timpetill — racconta l’illustratrice —. Ciò che va in dialogo è un rapporto simbiotico fra bimbi e giardini, da accudire e proteggere, ma anche soggetti dotati di una voglia di crescere, non senza infrangere le regole. E i bimbi questa familiarità la sentono e la difendono. Almeno ad assistere al colorato e vociante laboratorio a Timpetill».
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