L'ANALISI
09 Aprile 2025 - 16:43
CASALMAGGIORE - «Sono appena tornato dall’Uganda, dove abbiamo finalizzato un progetto che per noi di Amurt ha un significato speciale: si chiama Donare conoscenza», racconta Paolo Bocchi. «È un concetto fondamentale, perché la conoscenza misura l’evoluzione di un popolo. In Africa, dove la popolazione è giovanissima, investire nell’educazione delle nuove generazioni è strategico. Un popolo istruito ha più ambizioni e, soprattutto, strumenti per costruire il proprio futuro senza dover per forza emigrare».
A Wasswa, un villaggio nel cuore dell’Uganda, Amurt ha da poco inaugurato una biblioteca scolastica. «Lo studio si fa a scuola, e tanto più è di qualità, meglio è», spiega Bocchi. «Nelle nostre scuole insegnamo il sistema neoumanistico, che ci educa a riconoscerci come parte di un sistema universale, dove il rispetto per ogni essere vivente è alla base dell’equilibrio. Insegniamo anche yoga e meditazione: aiutano i ragazzi a rilassarsi, a concentrarsi meglio, a vivere con maggiore consapevolezza».
Il progetto della nuova biblioteca era atteso da tempo. «Sarà un luogo per studiare, leggere, usare i computer, seguire lezioni di informatica», continua. «Fino a oggi c’era un solo computer per 40 studenti. Ora ne abbiamo dieci, nuovi, e finalmente una stanza dedicata. È un sogno che si realizza, anche grazie al generatore elettrico che abbiamo acquistato a Kampala».
L’edificio doveva inizialmente essere su un solo piano, ma poi qualcosa è cambiato. «Il direttore della scuola ci ha proposto di aggiungere un secondo piano», racconta Bocchi. «Abbiamo parlato con l’impresario edile e ci ha concesso la modifica senza costi aggiuntivi. Al piano terra ci sarà la biblioteca, al primo piano l’aula di informatica. È stata una decisione pratica ma anche simbolica: crescere, puntare più in alto».
Nel frattempo, le lezioni continuano. «La scuola ospita l’asilo e la primaria fino alla settima classe. Abbiamo dieci aule e quattordici insegnanti, solo due pagati dal governo. Gli altri li sosteniamo noi di Amurt. E molti sono ex studenti: ragazzi cresciuti qui che ora insegnano ai più piccoli. Un segno di fiducia e continuità bellissimo». E anche la mensa scolastica è parte del progetto educativo.
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