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Valori e futuro, il convegno dei Giovani Industriali

All’evento organizzato in Fiera prenderà parte anche Enrico Letta

La Provincia Redazione

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06 Aprile 2025 - 05:05

Valori e futuro, il convegno dei Giovani Industriali

Stefano Rossi

CREMONA - Si intitola ‘Un futuro che vale’ il convegno organizzato dal Gruppo Giovani Industriali di Cremona, primo appuntamento celebrativo per gli 80 anni di storia dell’Associazione Industriali. L’evento si volgerà mercoledì 9 aprile 2025 dalle 16.15 a CremonaFiere. Presidente del Gruppo Giovani Industriali è Stefano Rossi, che spiega: «Io e la mia squadra stiamo lavorando con impegno per offrire un evento che lasci il segno sul territorio. Questo convegno rappresenta non solo un momento chiave per il Gruppo Giovani ma sarà il primo di una serie di eventi che segneranno la celebrazione degli ottant’anni della nostra Associazione. Un traguardo importante, che non è solo un punto di arrivo, ma soprattutto un punto di partenza. Vogliamo che questo anniversario sia lo slancio per costruire insieme il futuro dell’economia del nostro territorio. E il Gruppo Giovani è chiamato ad aprire le danze di questo importante momento».

Qual è l’obiettivo?
«L’obiettivo è aprire una riflessione su quei valori fondamentali che hanno guidato la nostra società nel corso della storia e che oggi, in un’epoca di profondi cambiamenti, devono essere riscoperti e riaffermati. Il convegno vuole offrire un’occasione per fermarsi a riflettere su quali siano i principi etici che devono orientare le nostre azioni, sia a livello individuale che collettivo e vedrà la partecipazione di esperti e personalità di rilievo».

Può darci qualche anticipazione sul programma?
«Abbiamo voluto coinvolgere figure di spicco in ambito economico e aziendale, politico, filosofico, giornalistico e sportivo per offrire una visione multidisciplinare e stimolare un dibattito costruttivo. L’intero evento sarà moderato dalla giornalista di Class CNBC, Janina Landau, e, per iniziare ad anticipare alcuni nomi, abbiamo avuto conferma di partecipazione del professor Enrico Letta, che offrirà una riflessione sui valori con particolare al tema del Mercato unico. Siamo inoltre particolarmente onorati di avere con noi Daniele Cassioli, il più grande sciatore nautico paralimpico di tutti i tempi a livello internazionale, che porterà la sua straordinaria testimonianza sui valori dello sport e della determinazione. Avremo poi un’importante tavola rotonda con un caso aziendale esemplare del nostro territorio, Oleificio Zucchi, con l’intervento dell’amministratore delegato e presidente Alessia Zucchi; e Claudio Antonelli, che come vice direttore di La Verità interverrà al dibattito da un punto di vista socio politico. Chiuderà i lavori il presidente dei Giovani Imprenditori lombardi, Jacopo Moschini».

In che modo il convegno si inserisce nel contesto attuale e quali spunti si augura emergano?
«Ci troviamo di fronte a trasformazioni rapidissime che spesso ci spingono a interrogarci su quali siano i punti di riferimento per il futuro. Questo convegno nasce proprio dall’esigenza di riscoprire i valori che hanno segnato la storia dell’umanità, per capire come possano aiutarci ad affrontare il domani con maggiore consapevolezza. Non si tratta di un semplice ritorno al passato, ma di un percorso che ci permette di attingere alle lezioni della storia per costruire un futuro più solido e giusto. Mi auguro che dalla discussione emergano idee e proposte concrete per rimettere al centro valori spesso trascurati e che questo possa servire da stimolo per i giovani imprenditori e per tutta la società».

Se dovesse scegliere un valore come punto di partenza per l’analisi quale sceglierebbe?
«Partirei dal senso di unità, che considero il valore dei valori. L’unità è un principio fondamentale in tutti gli ambiti della società, dalle dinamiche aziendali fino alle grandi questioni europee di cui tanto sentiamo parlare. Mantenere coesi 27 Paesi, garantendo benessere e stabilità senza generare tensioni e conflitti sociali, è una sfida complessa, ma necessaria. Le divisioni che oggi osserviamo a livello globale creano instabilità e incertezza: dai salari bloccati alle rivolte sociali, dalla frammentazione della globalizzazione ai conflitti geopolitici che impattano direttamente sulle nostre economie, come il costo dell’energia, spesso influenzato da scelte dettate dall’urgenza piuttosto che dalla qualità e dalla lungimiranza. A livello europeo, temi cruciali come i dazi interni, le politiche sugli aiuti di Stato e normative spesso troppo complesse generano confusione, in particolare tra le nuove generazioni. I giovani percepiscono un futuro incerto, come dimostrano le indagini che conduciamo sul territorio. Anche Cremona merita maggiore attenzione e valorizzazione. Non abbiamo meno risorse o opportunità rispetto ad altri territori, ma se continuiamo a dividerci tra le tre aree della Provincia — Cremona, Crema e Casalmaggiore — rischiamo di indebolire il nostro senso di appartenenza e di compromettere il riconoscimento che meritiamo, anche a livello nazionale. Questo atteggiamento ha conseguenze dirette sulla società, in ambito politico, economico, sociale, di crescita e formazione sul territorio e, certamente, sulle imprese, che devono confrontarsi con un mercato sempre più competitivo e globale. È fondamentale riscoprire il senso di comunità e di collaborazione per affrontare le sfide del futuro con maggiore coesione e consapevolezza».
Per le iscrizioni è possibile scrivere all’indirizzo mail: ggi@assind.cr.it.

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