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CREMONA

La fuga dei laureati è incessante

Forte mobilità nella fascia 25-39 anni. Bene le imprese high tech

Francesco Gottardi

Email:

fgottardi@cremonaonline.it

31 Marzo 2025 - 09:02

La fuga dei laureati è incessante

CREMONA - Il report annuale pubblicato dall’ufficio statistica della Provincia di Cremona non tralascia l’aspetto della produzione intellettuale nei territori: gli indicatori dedicati mirano a valutare la propensione di un territorio verso la ricerca, l’innovazione e la creatività. Il rapporto, giunto alla nona edizione, si focalizza sul benessere equo e sostenibile (Bes) in provincia ed è realizzato in collaborazione con Cuspi (Coordinamento uffici statistica province italiane), Upi e Istat, per misurare il benessere dei cittadini attraverso il calcolo di 84 indicatori suddivisi in 11 aree tematiche.


Mentre la Lombardia, cuore industriale d’Italia, conferma il suo ruolo trainante con il 38,4% delle imprese che opera nei settori manifatturieri high-tech e nei servizi a elevato contenuto di conoscenza, con una quota significativa di occupati in professioni tecnico-scientifiche (19,4%). A Cremona, invece, queste imprese rappresentano il 32,6%, un dato in aumento rispetto al 2021 ma ancora al di sotto della media regionale e nazionale (34,5%).

Un altro indicatore chiave è la mobilità dei laureati (25-39 anni). La provincia di Cremona segna un lieve miglioramento rispetto all’anno precedente, ma resta in negativo (-6,1 laureati ogni 1.000 residenti). A livello nazionale, la situazione è peggiorata: nel 2022 si è registrata una perdita netta di 4,5 giovani laureati ogni 1.000 residenti della stessa fascia d’età e livello di istruzione (nel 2021 era -2,7). Al contrario, la Lombardia si distingue con un saldo positivo (+17,5), trainato soprattutto dall’attrattività di Milano.

Un dato interessante riguarda il divario di genere: i giovani uomini tendono a emigrare più delle donne. A Cremona, l’indicatore è -8,9 per i maschi contro -4,2 per le femmine, mentre a livello nazionale la differenza è meno accentuata (-5,6 contro -3,7).

Infine, il settore culturale e creativo nel 2022 rappresenta il 5,1% delle imprese cremonesi, con il 4,7% degli occupati. A confronto, a livello nazionale le imprese sono meno (4,5%), ma impiegano più lavoratori (5,8%), mentre in Lombardia si registrano percentuali più alte sia per le aziende (6,1%) che per l’occupazione (7,2%).

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