L'ANALISI
31 Marzo 2025 - 16:22
CASALMAGGIORE - Mancano solo 450 euro per raggiungere i 5mila previsti, e ci sono ancora 35 giorni di tempo, fino a domenica 4 maggio, per contribuire. La risposta della comunità è stata forte e concreta: sono già 40 i donatori che hanno scelto di sostenere il progetto ‘Salviamo la Storia. Un gradino alla volta’, curato da Luca Zaffanella e promosso dalle parrocchie di Casalmaggiore sulla piattaforma Ginger. Il Duomo di Santo Stefano, con la sua cupola che domina la città da secoli, è un simbolo della storia e dell’identità locale. Oggi ha bisogno di cure, e la cittadinanza si sta mobilitando per restituirgli bellezza e sicurezza.
Il progetto ha un obiettivo preciso: finanziare il rifacimento delle quattro scale interne che portano al sottotetto e alla cupola. Ad oggi, solo una è accessibile. Le altre tre sono state murate nel corso di interventi edilizi passati. L’intento è riaprirle una alla volta, rendendo di nuovo visitabili e sicuri quei luoghi sospesi tra arte e spiritualità, oggi nascosti. Con i primi 5mila euro si vuole ottenere la riapertura della prima porta che conduce alle antiche scale interne che conducono alla cupola dell’edificio sacro.
Non si tratta solo di un intervento edilizio. Come sottolinea don Claudio Rubagotti, parroco delle comunità coinvolte – da Casalmaggiore a Vicoboneghisio, da Cappella a Camminata, Vicobellignano e Agoiolo – «questo è un gesto collettivo per restituire un tesoro alla città, un patrimonio artistico e spirituale che appartiene a tutti e che rischia di andare perduto».
La campagna è solo una tappa di un progetto più ampio. Con il primo step già realizzato, reso possibile grazie ai fondi dell’8x1000, al sostegno della Cei e della Diocesi di Cremona, si è ora entrati nella seconda fase: quella della messa in sicurezza sismica e della riqualificazione strutturale.
Ogni euro donato è un passo verso la vetta, verso la possibilità di riaprire spazi oggi chiusi, sistemare i gradini, rimuovere i calcinacci accumulati da decenni, installare illuminazione, reti di sicurezza e ringhiere. E a chi vorrà dare un contributo significativo, con una donazione di almeno 500 euro, verrà intitolato uno dei quattro ingressi della cupola.
L’invito è aperto a tutti: cittadini, famiglie, appassionati d’arte e cultura. Perché ogni contributo, piccolo o grande che sia, non è solo una donazione: è un atto d’amore per la storia e per la bellezza.
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