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CASALMAGGIORE

I papà diventano chierichetti

Rito col vicario don Duranti per celebrare San Giuseppe. Poi cena comunitaria in oratorio

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

28 Marzo 2025 - 05:15

I papà diventano chierichetti

CASALMAGGIORE - I papà sono diventati chierichetti nella festa di San Giuseppe. È stato un momento di preghiera intenso e dal profondo significato simbolico quello vissuto nelle parrocchie di Casalmaggiore. A guidare la celebrazione è stato il vicario don Arrigo Duranti, che ha offerto ai fedeli una riflessione carica di umanità e spiritualità sul valore della paternità e dell’amore.

«L’amore che attendiamo non è quello che avevamo in mente noi», secondo don Arrigo, che indica in San Giuseppe un esempio concreto di come l’amore, quello vero, non sia un sentimento effimero, ma una scelta, una maturazione lenta, frutto di attesa e disponibilità. «Giuseppe – spiega il sacerdote – deve attendere, deve accettare che passi del tempo. E quando l’amore arriva, deve essere pronto ad accoglierlo, anche se si presenta in forme inattese e impreviste, come Maria incinta di Gesù». Una lezione di pazienza, ma anche di coraggio e obbedienza. San Giuseppe, ricorda don Arrigo, «non ha compiuto gesti spettacolari, non ha pronunciato nemmeno una parola, ha semplicemente scelto di restare». E in un tempo in cui tutto sembra instabile, fluido, precario, la sua figura diventa ancora più preziosa: esempio di fedeltà quotidiana, discrezione, responsabilità.

Particolarmente toccante è stata la presenza di alcuni papà della comunità che, per l’occasione, hanno svolto il servizio di chierichetti: un gesto semplice ma ricco di significato, che ha sottolineato l’importanza della figura paterna anche nella dimensione liturgica e comunitaria. A seguire, una cena comunitaria in oratorio, momento conviviale e familiare per rafforzare i legami e riscoprire la bellezza dello stare insieme. «È bello – sottolinea don Arrigo – sperimentare la gioia del vivere comunitario, dell’essere madri e padri in tempo di sfide e condivisione».

Infine, un pensiero speciale a tutti i padri, in ogni forma e condizione: «A quelli che restano, a quelli che la vita ha messo alla prova, a quelli che brillano altrove».

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