Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CASALMAGGIORE. AREE VERDI

Parchi giochi: «Spesso sono trascurati»

La consigliera Piccinelli: «Servono interventi». Il vice sindaco: «Siamo progettando da zero»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

28 Marzo 2025 - 16:11

Parchi giochi «Spesso sono trascurati»

CASALMAGGIORE - La manutenzione e la sicurezza dei parchi gioco cittadini tornano al centro del dibattito in consiglio comunale. La consigliera di minoranza Annamaria Piccinelli ha presentato un’interrogazione chiedendo chiarimenti e interventi concreti sull’arredo urbano delle aree verdi, in particolare nelle frazioni. La risposta del vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Giovanni Leoni è giunta ieri sera: è in corso una revisione complessiva, con rimozione dei giochi non più a norma e una nuova pianificazione.

«Parchi giochi, un tema che torna ciclicamente – ha esordito Piccinelli – e che in primavera si impone con più forza, perché è naturale pensare a questi spazi urbani fondamentali, ma troppo spesso trascurati». Il focus dell’intervento è stato su alcuni casi specifici: «Il parco della Posta è spoglio: resistono solo due o tre giostrine per i più piccoli. Perché non rimettere altalene, scivoli, la fune?», ha chiesto la consigliera, evidenziando anche la situazione del ‘parchettino’ di Casalbellotto: «È in condizioni critiche, sembra una discarica di vecchi giochi. Alcuni sono rotti, altri pericolosi: legno scheggiato, pezzi a terra, fontanella fuori uso, recinzione inesistente o rabberciata. Piccoli interventi, ma urgenti». Secondo Piccinelli, servirebbe un approccio più deciso anche su aree come il parco Romani: «Le panchine sono spesso punto di ritrovo per gruppi poco raccomandabili. Perché non spostarle o toglierle? Non chiediamo miracoli: basta iniziare, anche da piccoli spazi, mettendoci testa e cuore».

La replica di Leoni è arrivata con una ricostruzione tecnica e un invito a un cambio di prospettiva: «Testa e cuore, l’amministrazione li ha sempre messi. Ma il mondo è cambiato. Oggi serve responsabilità: i giochi devono essere omologati e sicuri». Da qui, ha spiegato, l’avvio nel 2023 di una mappatura delle attrezzature presenti in 15 aree comunali, comprese quelle nelle frazioni.

«La fotografia emersa – ha detto Leoni – è chiara: molti giochi vanno eliminati, non sono recuperabili. Non basta olio e vernice: servono strutture certificate. Abbiamo già cominciato a rimuoverli e stiamo progettando da zero». L’intento, ha aggiunto, è anche quello di razionalizzare: «Non è solo questione di tagli, ma di creare veri punti di socializzazione. Meglio potenziare le aree strategiche piuttosto che frammentare l’intervento su mille piccoli parchi che rischiano l’abbandono». Leoni ha chiuso con una riflessione sulla partecipazione cittadina: «Sarebbe bello che le famiglie si sentissero parte attiva. I parchi devono essere vissuti, non solo frequentati. Devono educare, unire, creare comunità».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400