L'ANALISI
26 Marzo 2025 - 20:15
CASTELVETRO - Boom di richieste di cittadinanza iure sanguinis anche nel paese della Bassa Piacentina e l’incremento di lavoro per l’ufficio Anagrafe è evidente: complessivamente si è passati dai 2.801 atti del 2022 (non solo cittadinanze) ai 4.475 atti del 2024 appena concluso. Il 2025 sta già confermando il trend in salita e così la giunta guidata da Silvia Granata sta pensando ad una riduzione degli orari di apertura al pubblico per lasciare alle operatrici il tempo necessario per il back office.
Nel frattempo ha adottato un provvedimento nel tentativo di disciplinare le richieste: è stato introdotto un contributo amministrativo per chi chiede gli estratti o certificati di atti di stato civile formati da oltre un secolo, quando tali domande arrivino da persone diverse dall’intestatario dell’atto stesso. Per lo iure sanguinis, infatti, si va indietro anche di 150 anni. Ora sarà necessario versare 300 euro se la richiesta non è corredata dall’identificazione esatta dell’anno di formazione dell’atto e del nominativo della persona cui l’atto di riferisce; 250 euro se la richiesta è corredata dall’identificazione esatta dell’anno di formazione dell’atto e del nominativo della persona cui l’atto di riferisce. Sul sito web del Comune è anche stato pubblicato un avviso nel tentativo di semplificare l’iter e snellire il lavoro dell’ufficio: «La procedura per il rilascio degli estratti e certificati è la seguente - viene spiegato -: compilare il modulo in tutte le sue parti obbligatorie, firmarlo e allegare un documento di identità del richiedente (per richieste fatte da terzi è prevista una delega che andrà compilata firmata ed andrà allegato un documento di identità del delegato oltre a quello del delegante); pagamento del contributo amministrativo con ricevuta da allegare al modulo; invio/presentazione della richiesta con tutti i relativi allegati».
Il principio dello ius sanguinis stabilisce che la cittadinanza sia acquisita per discendenza o filiazione e così i discendenti di seconda, terza, quarta generazione o oltre di emigrati italiani possono ottenere il passaporto italiano, che permette di studiare e lavorare in Europa senza restrizioni. A Castelvetro le richieste riguardano prevalentemente cittadini argentini, in generale in Italia a chiederla sono soprattutto i discendenti di avi emigrati in Brasile, Canada, Australia e appunto Argentina.
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