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Divieti di Aipo lungo le strade arginali

A Castelvetro e a Monticelli monta la protesta: sindaci mobilitati per consentire il transito

Elisa Calamari

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26 Marzo 2025 - 10:20

Divieti di Aipo lungo le strade arginali

CASTELVETRO/MONTICELLI - Da qualche settimana chi vive o lavora in località Maginot, alla Babina, al Tinazzo o nella zona del Ponticello si è trovato davanti a divieti di accesso che di fatto impediscono ai veicoli il transito lungo le strade arginali. Percorsi da sempre utilizzati (ad esempio per spostarsi dalla Maginot ad Olza e Fogarole) ma che ora sembrano riservati ad Aipo. O almeno così recitano i nuovi segnali posizionati: «Divieto di transito ai non autorizzati». Un provvedimento che l’Agenzia interregionale per il fiume Po ha preso anche per sgravarsi da eventuali responsabilità in caso di sinistri, ma che ha fatto scattare le proteste di chi lungo quei percorsi ci vive o ci lavora. Perché attraverso quelle strade si raggiungono anche ristoranti, bar, il circolo nautico. Per tentare di districare il garbuglio di competenze su queste aree demaniali, il Comune di Castelvetro e il Comune di Monticelli hanno già effettuato soprallughi con Aipo e Carabinieri forestali. Per quanto riguarda le strade arginali castelvetresi il sindaco Silvia Granata fa sapere che l’ente sarebbe intenzionato «a prendere in concessione i tratti dal ponte a via Bondiocca per consentire l’accesso alle aree produttive (Tarozzi boats e il Secondo Baracchino, ndr) e dal ponte a via Maginot per l’accesso dei residenti e al ristorante Le Maginot».

sindaco

Il sindaco di Castelvetro Piacentino Silvia Granata e il vice sindaco di Monticelli Daniele Migliorati

A Monticelli a seguire la questione è il vice sindaco Daniele Migliorati: «Per gli accessi alla Maginot e allo Chalet (l’area della canottieri Ongina, ndr) stiamo verificando vecchi documenti, lo scopo è arrivare ad aprire queste strade a tutti come fra l’altro è sempre stato». L’assessore ai Lavori pubblici, Cristian Secchi, aggiunge che il Comune si è subito mosso con Aipo non appena sono spuntati i cartelli. Intanto, naturalmente, le strade vengono comunque percorse. Anche se specialmente gli esercenti lamentano la presenza di questi segnali-deterrente: chi arriva da fuori può essere portato a fare inversione di marcia. Ora visti i cartelli la questione sale alla ribalta delle cronache (e delle lamentele) ma di fatto il problema della mancata chiara competenza lungo questi tratti c’è da anni. Tanto che in passato ad essere a rischio era stato il percorso ciclabile 'Via Po' e che, più di recente, il Comune di Caorso aveva spiegato di non poter multare i mezzi pesanti in transito sugli argini non avendo competenza su quei percorsi. Adesso si lavora per arrivare ad una soluzione tecnico-burocratica, una volta per tutte. Per i Comuni, però, potrebbe significare accollarsi la manutenzione di ulteriori strade.

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