L'ANALISI
24 Marzo 2025 - 19:23
CREMONA - «Promotore di che cosa? Come la onlus, anch’io mi sono fidato di Renato Crotti. Crotti era una persona in vista, era Crotti. Tutta Cremona si fidava di lui, quindi, anch’io».
Si è difeso oggi Attilio Mazzetti, il soresinese finito nell’indagine shock della Guardia di Finanza sulla distrazione di oltre 300mila euro da Uniti per la Provincia di Cremona: i fondi raccolti dalla onlus costituita il 13 marzo del 2020 - in piena pandemia da Covid - per dare una mano anche agli ospedali in forte stress.
Per il pm Davide Rocco, Mazzetti sarebbe stato promotore di un’associazione a delinquere per appropriarsi indebitamente del denaro della onlus, in concorso con Renato Crotti. Crotti «il regista» che gestiva Uniti (ha patteggiato 3 anni e 4 mesi), mentre Mazzetti avrebbe reclutato imprenditori. Storia di denaro destinato per sanificazioni mai effettuate, ma anche per pasti caldi da consegnare a una Fondazione, cucinati, però, in fretta e furia, quando Crotti venne a sapere dell’indagine.
Difeso dagli avvocati Gian Andrea Balzarini e Domenico Servillo, Mazzetti racconta la sua storia. Quella di titolare di un locale a Crema, poi fallito, quindi procacciatore d’affari per Verisure fino all’indagine esplosa a luglio del 2020.
«Con il lockdown, la società ha chiuso. Non si sapeva quanto sarebbe durata la pandemia e, allora, bisognava riciclarsi». Mazzetti si ricicla nelle sanificazioni. Nasce Sanipiù, società che lui pubblicizza su Facebook: ‘Facciamo sanificazioni’. «Contatto conoscenti, persone che avevano bar. ‘Aiutatemi a procacciare sanificazioni’. Nel Cremasco ne ho fatte diverse: tutto regolare». Poi, spunta Crotti.
«Era una persona conosciuta da tutti a Crema, nei bar, anche nel mio locale veniva. Crotti ha visto la mia pagina su Facebook e mi ha contattato. Si è informato su quello che facevo. Mi chiedeva dei servizi, io trovavo i fornitori e mi tenevo la mia percentuale. Mi ha detto: ‘Abbiamo bisogno di sanificazioni’. Mi indicava lui dove andavano fatte, io facevo il preventivo».
Mazzetti spiega il «modus operandi di Crotti: io prendevo istruzioni da lui, fatturavo subito alla onlus, mi trattenevo la percentuale di guadagno e gli restituivo il costo fisico, in contanti. Successivamente, quando i lavori di sanificazione sarebbero partiti, Crotti mi avrebbe riconsegnato la somma trattenuta. Ma lo stesso è stato fatto con i pasti caldi».
Mazzetti precisa: «Per i pasti caldi, mi sono rivolto a Cristiano Bozzoli, che commerciava in caldaie, ma l’ho scelto, perché aveva già un pregresso nella ristorazione. Anche in questo caso la onlus pagava le forniture dei pasti. Io mi tenevo la mia percentuale. Ricordo che in quattro e quattr’otto andavano fatti i pasti, perché Crotti mi ha detto che c’era un’indagine. Mi è sembrata un po’ strana tutta questa corsa. Mi ha dato i soldi per comprare i pomodori, Bozzoli è andato al supermercato: i pasti doveva prepararli inizialmente in un locale, ma non c’era disponibilità, ecco perché li ha preparati a casa».
Mazzetti fa verbalizzare: «Di Crotti mi sono fidato. Mi aveva detto che gestiva una onlus, ma io non sapevo di che onlus si trattasse. Mi ha detto che erano Fondi europei, che andavano spesi». Campanelli di allarme? «Sul bonifico della onlus c’era scritto ‘sanificazioni’, ‘pasti caldi’. Non c’erano cose diverse, altrimenti un dubbio mi sarebbe venuto. Io mi sono fidato di Crotti. Mi prospettava collaborazioni future, per me era un biglietto da visita. Voglio essere onesto: all’inizio ho pensato al lavoro, ho pensato più ai soldi, più che al come e al perché. Io interagivo con un’associazione che aveva una struttura, per me era tutto regolare. Solo dopo ho capito che i lavori non erano stati fatti».
Sui conti correnti all’estero Mazzetti dice: «Li avevo già da prima, versavo il mio stipendio. Non li ho aperti per nascondere chissà che cosa. Io in tutte queste operazioni tra marzo e giugno, avrò guadagnato 30mila euro. Essere accusato di associazione a delinquere per appropriazione indebita di oltre 300mila euro... sto male da cinque anni».
In aula si tornerà il 31 marzo. Fuori aula, lo sfogo di Mazzetti: «A me si è rovinata la vita. Esco di casa solo per andare a lavorare, tutto mi terrorizza».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris