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Legalità, lotta alle mafie: confronto con gli allievi

Iniziativa al Polo Romani dedicata al contrasto della criminalità organizzata

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

14 Marzo 2025 - 11:23

Legalità, lotta alle mafie: confronto con gli allievi

Corbò, Romoli, Persurich, Giambartolomei

CASALMAGGIORE - Ha suscitato grande interesse l’incontro dedicato alla lotta contro la criminalità organizzata, che si è svolto ieri mattina in aula magna, al Polo Romani, nell’ambito del Centro Promozione Legalità, come attività preparatoria alla Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

L’evento, al quale ha presenziato il sindaco Filippo Bongiovanni, è stato aperto dalla dirigente scolastica Daniela Romoli, che ha sottolineato l’importanza dell’informazione e della consapevolezza per contrastare le mafie. L’iniziativa, seguita in particolare dalla docente Livia Corbò, ha coinvolto diverse classi, alcune in presenza e altre collegate da remoto attraverso la piattaforma Meet. Tra gli studenti presenti c’erano quelli del quinto anno del liceo classico, del quinto A IPSS, del primo B LSSA, del primo A Itis e del secondo B IPSS, mentre hanno seguito l’evento a distanza gli studenti del primo A LSSA, del secondo A CAT e del secondo A IPSS.

studenti

Durante l’incontro sono intervenuti esperti del settore investigativo e giornalistico che hanno condiviso le loro esperienze e il loro impegno nella lotta alla criminalità organizzata. Christian Persurich, attuale amministratore delegato di Bitcorp srl, azienda che sviluppa software per l’intelligence istituzionale e la cybersecurity. Prima di dedicarsi al settore tecnologico, Persurich ha lavorato come investigatore nell’Arma dei carabinieri, partecipando a casi di rilievo come quello dell’omicidio di Lea Garofalo, la collaboratrice di giustizia vittima della ’ndrangheta. Giulio Buttarelli, luogotenente dell’Arma dei Carabinieri, in videoconferenza ha raccontato la sua lunga esperienza nel Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Milano, dove si è occupato di indagini su omicidi e analisi forense, contribuendo alla risoluzione di 43 casi, tutti conclusi con sentenze di condanna definitive.

Andrea Giambartolomei, giornalista della rivista lavialibera, ha raccontato il suo percorso professionale, spiegando il ruolo dell’informazione nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica e nella denuncia dei fenomeni mafiosi. L’incontro è proseguito con un approfondimento sulla storia di Denise Cosco, figlia di Lea Garofalo.

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