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CREMONA. NELLE AULE DI GIUSTIZIA

Maxi truffa da 20mila euro

Inganno online ai danni di una pensionata con finti investimenti in criptovalute

Francesca Morandi

Email:

fmorandi@laprovinciacr.it

10 Marzo 2025 - 20:52

Maxi truffa da 20mila euro

Nel riquadro l'avvocato Santo Maugeri

CREMONA - Un sito internet con il logo Rainews. Bruno Vespa e il ministro dell’Economia e Finanza Giancarlo Giorgetti che parlano. La voce è la loro, non ci sono dubbi. Promuovono un investimento minimo di 250 euro in criptovalute. La motivazione: ‘Restituiamo i soldi agli italiani’. Ce n’è abbastanza per crederci. E, invece, è una truffa ben studiata da un criminale informatico, che ha rastrellato più di 20mila euro alla sua vittima: una cremonese 55enne con pensione di invalidità.

Sulla truffa sta indagando la Polizia locale, a cui la pensionata ha presentato denuncia, affidandosi all’avvocato Santo Maugeri. Il criminale informatico è stato così bravo a carpirle la fiducia, che «la signora quasi era dispiaciuta a denunciarlo», spiega il legale.

La chiamiamo Maria. Se l’emorragia di denaro è stata bloccata, è grazie a una rete di persone che le vogliono bene: l’infermiera che le va per casa e i vicini. Il caso viene raccontato dal legale Maugeri per mettere in guardia.

Tutto ha inizio il 12 febbraio: navigando su Internet, Maria incappa in quel sito, ascolta Vespa e Giorgetti, scarica il modulo di adesione, inserisce i suoi dati. Nel giro di pochi minuti le squilla il telefono. Una voce femminile la invita a inviare su WhatsApp copia della sua carta di identità, la fotografia della sua carta prepagata della banca collegata al suo conto corrente. Subito dopo, il telefono squilla di nuovo. Stavolta, è il criminale informatico.

Si presenta con nome e cognome — Dylan Hoffman —, e per accreditarsi come uno serio, le invia copia del suo documento di identità (falso, si scoprirà). Il tono è molto rassicurante. Hoffman si presenta come funzionario del Fondo di investimento Black Rock. Tranquillizza la sua vittima sulla bontà degli investimenti da seguire. Per comodità, le chiede di scaricare sul suo smartphone la App AnyDesk. Il telefono di Maria si collega con il pc del funzionario, il quale «movimenta il denaro direttamente sul conto corrente della signora».

Hoffman invia i grafici dell’andamento delle criptovalute. Maria fa il primo versamento di 250 euro. Da quel momento, il criminale informatico non smette di chiamarla, invitandola a fare altri versamenti. Funzionario gentile, Hoffman. La rassicura che i suoi soldi sarebbero stati ben investiti. Grazie alla App, è lui che preleva dal conto corrente dai 2mila ai 3 mila euro ogni volta. In quei giorni Maria comincia a preoccuparsi: dal conto i soldi calano. Per tranquillizzarla, Hoffman le accredita due somme di oltre 3mila euro. Per finta, perché quel denaro sparisce di nuovo. Il 19 febbraio, in casa di Maria c’è l’infermiera, sente una telefonata in viva voce.

Fiuta la truffa, si intromette in modo brusco: al funzionario chiede di giustificare gli ammanchi sul conto corrente della 55enne. E il criminale ‘evapora’. I vicini di casa e l’infermiera si allertano, si mette in campo l’avvocato. Ventimila euro sono bruciati. In banca viene bloccato il conto corrente, la Polizia locale sta indagando per smascherare Hoffman.

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