L'ANALISI
06 Marzo 2025 - 21:35
SALVIROLA - Per eludere il sistema d’allarme, i ladri si sono arrampicati sul tetto del capannone e hanno sfondato alcune assi in legno in modo da ritagliarsi lo spazio sufficiente a calarsi nel ventre del deposito e fare razzia di biciclette elettriche e accessori.
È un colpo da decine di migliaia di euro quello messo a segno dagli ‘uomini ragno’ del crimine nel magazzino di Cicli Francesconi, attività di Salvirola molto nota non soltanto tra gli appassionati di due ruote. La banda è entrata in azione nella notte fra ieri e oggi, seguendo un piano evidentemente studiato nei minimi dettagli: non c’è dubbio che i malviventi sapessero come muoversi e che cosa cercare.
Secondo una ricostruzione in fase di verifica da parte dei carabinieri della stazione di Romanengo, i ladri hanno scalato la copertura per ‘dribblare’ l’allarme perimetrale, poi si sono fatti largo tra i legni con attrezzi tutt’altro che improvvisati e, infine, hanno neutralizzato il sistema di videosorveglianza oscurando le telecamere. Insomma: un lavoro da specialisti. Preparato a tavolino con perizia e completato con freddezza. Perché i banditi si sono impadroniti con rapidità dei pezzi pregiati del magazzino: e-bike di marca, telai, ruote e altri materiali di valore. Nel deposito hanno lasciato solamente le scatole vuote. E poi, una volta caricata la refurtiva su un mezzo sufficientemente capiente, si sono dileguati nella notte.
I proprietari hanno allertato i carabinieri di primo mattino. E i militari hanno fatto scattare immediatamente le indagini. Se potrà certo rivelarsi utile l’analisi delle riprese registrate dagli ‘occhi elettronici’ dei sistemi di sorveglianza pubblica, ancor più preziose potrebbero rivelarsi le immagini eventualmente catturate dalle telecamere interne prima che il commando riuscisse a mandarle ko. Intanto, il raid ai danni di Cicli Francesconi allunga la lista dei furti in azienda commessi nel Cremasco e, di conseguenza, accresce la preoccupazione degli imprenditori. Negli ultimi mesi, numerosi capannoni industriali e attività commerciali sono stati presi di mira da bande organizzate, che agiscono con rapidità e precisione. In questo caso, tra l’altro, la razzia porta la firma di un gruppo di ‘ladri acrobati’. Che seguono una strategia collaudata: si arrampicano fino ai piani alti, dove le misure di sicurezza sono spesso meno rigorose, e colpiscono fulminei, puntando a oggetti e merce di valore.
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