L'ANALISI
04 Marzo 2025 - 16:06
PIADENA DRIZZONA - La piscina comunale di Piadena Drizzona si trova in una fase di incertezza a seguito della messa in liquidazione della società Toboga Società Sportiva Dilettantistica a Responsabilità Limitata di Turbigo (Milano), che ne aveva assunto la gestione. La struttura, affidata dal primo giugno 2023 al 30 settembre 2026 alla Toboga, si trova ora in una situazione di transizione che richiede una soluzione amministrativa per garantirne la continuità.
La società è in fase di liquidazione dal 18 dicembre 2024, come stabilito dal Tribunale di Busto Arsizio - II Sezione Civile, che ha dichiarato l’apertura della liquidazione controllata secondo il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. Il procedimento è stato avviato su richiesta della società creditrice EN-GAS S.R.L., con il tribunale che ha confermato l’incapienza del patrimonio della Toboga, dichiarandola in stato di insolvenza. Dai documenti acquisiti risulta che la società aveva un attivo patrimoniale di soli 11.218 euro al 31 dicembre 2022, con ricavi lordi pari a 15.980 euro e un ammontare dei debiti scaduti e non pagati nei confronti di Agenzia delle Entrate Riscossione per 23.232,86 euro. Inoltre, la società non ha mai registrato un fatturato annuo superiore ai 200mila euro, evidenziando così un quadro economico fortemente compromesso.
L’assessore allo Sport Andrea Volpi ha confermato che l’amministrazione sta lavorando per trovare una soluzione, evidenziando che i cambiamenti sono inevitabili dato il contesto: «Per forza di cose ci saranno dei cambiamenti vista la liquidazione della società Toboga. Gli uffici competenti stanno già seguendo la procedura burocratica da qualche tempo, trattandosi di fasi delicate stiamo facendo i vari passaggi con tutta l’attenzione del caso. Vista la situazione, abbiamo già avviato un dialogo con un’altra associazione per la gestione della piscina, e una volta terminato definitivamente il rapporto con Toboga e completato l’iter, dovremo capire se sarà possibile un affidamento diretto oppure se non sarà possibile, pubblicheremo una manifestazione d’interesse e una gara. Purtroppo la situazione che si è creata non è di immediata soluzione, ma la nostra volontà è di non ripetere l’errore fatto qualche anno fa ovvero chiudere la piscina, però l’iter burocratico da seguire non ci dà la possibilità, ad oggi, di definire in modo definitivo il quadro».
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