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ADDIO METRO

Per Crema c’è il piano alternativo

L’assessore Lucente propone un collegamento ferroviario sull’asta della Paullese

Stefano Sagrestano

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stefano.sagrestano@gmail.com

03 Marzo 2025 - 20:32

Per Crema c’è il piano alternativo

CREMA - Costruire una stazione ferroviaria lungo l’asse milanese della Paullese, che diventi un hub interscambio ferro-gomma, in modo che anche i cremaschi che non vivono lungo l’attuale tratta, che passa da Treviglio, possano lasciare l’auto e proseguire in treno sino al centro di Milano.

Data l’impossibilità di prolungare la linea 3 della metropolitana sino a Paullo — il progetto che sembra percorribile prevede solo due fermate in più sino a Peschiera Borromeo — l’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente ha lanciato questa proposta. Ne ha parlato nei giorni scorsi a un convegno di Fratelli d’Italia organizzato a Peschiera Borromeo.

«Se vogliamo un’alternativa concreta alla metropolitana, dobbiamo puntare sulla ferrovia. Oggi la zona a sud di Milano è l’unica a non essere coperta da un sistema ferroviario adeguato. Per questo, abbiamo dato incarico a Ferrovie Nord di studiare un tracciato che colleghi Crema, Lodi e Milano attraverso la Paullese. Sarebbe una soluzione molto più rapida e realizzabile rispetto alla metropolitana, con vantaggi immediati per i cittadini». Lucente ha confermato come la Regione intenda accelerare il piano di mobilità ferroviaria, con l’obiettivo di offrire un sistema di trasporto efficiente ai pendolari e alle aziende del territorio.

«Ogni giorno — ha proseguito — in Lombardia circolano 2.200 treni regionali, inseriti in un contesto ferroviario che conta 3.400 convogli tra alta velocità e trasporto locale. Il nostro sistema trasporta quotidianamente 780.000 passeggeri solo su ferro, ai quali si aggiungono 3,6 milioni di utenti dei mezzi su gomma. Per far comprendere la portata di questi dati, basti pensare che la Lombardia gestisce una mole di traffico superiore alla somma dei servizi ferroviari di Lazio, Veneto ed Emilia-Romagna». Negli ultimi anni gli investimenti in nuovo materiale rotabile sono stati pari a 1,7 miliardi di euro, con l’acquisto di 214 nuovi treni tra Caravaggio, Donizetti e Colleoni. Infine, il piano regionale di mobilità sostenibile ha permesso di mettere in circolazione 608 nuovi autobus a basso impianto ambientale: l’obiettivo ora è arrivare a quota mille.

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