Metro dietro casa, Peschiera ‘batte’ Paullo

SPINO D'ADDA - Il prolungamento della metropolitana sino a Paullo sembra sempre meno probabile. La Regione, da gennaio, potrebbe infatti concentrarsi solo sulla prima tratta di quest’opera, ovvero portare la linea 3 da San Donato Milanese sino a Peschiera Borromeo. Sarebbe comunque un avvicinamento proficuo per il Cremasco, anche in chiave del completamento del raddoppio del secondo lotto milanese e della Paullese, che sarà cosa fatta nel corso del prossimo anno.

A proposito di M3, l’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente ha annunciato che convocherà un vertice con tutti gli enti interessati, a partire dalla Città metropolitana, per arrivare ai Comuni dell’area. Il Cremasco è ovviamente spettatore interessato. «A gennaio ci troveremo insieme alla società Metropolitana milanese — sottolinea Lucente — per un’accelerata decisiva al progetto di prolungamento della linea 3, un’opera fondamentale per migliorare la vita di migliaia di cittadini. Lavorerò senza sosta affinché questa infrastruttura diventi realtà. La nostra missione è chiara: garantire una mobilità più moderna, sostenibile e vicina alle esigenze dei territori».

Il sindaco di Spino d’Adda Enzo Galbiati, referente per Trasporti e Mobilità dell’Area omogenea cremasca e alla guida del Comune al confine col Lodigiano in direzione di Milano, ammette di non farsi più illusioni in merito alle possibilità di un prolungamento di M3 sino a Paullo, il cui costo stimato sarebbe di oltre 900 milioni di euro. «La metropolitana oltre Peschiera ha oggettive difficoltà in termini di costi-benefici — sottolinea —: mi sembra complicato pensarla sino a Paullo, dati gli investimenti che sarebbero necessari. Da Peschiera in poi la soluzione più percorribile potrebbe essere una metrotranvia leggera, ma si tratta di un’ipotesi tutta da studiare. Già riuscire a mettere a terra un prolungamento sino a Peschiera sarebbe un risultato importante, realizzando ovviamente un hub di parcheggio all’arrivo della linea, che possa ricevere tutto il traffico dall’area cremasca».

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