L'ANALISI
01 Marzo 2025 - 15:55
CASALMAGGIORE - Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’istituzione dell’imposta di soggiorno, che entrerà in vigore dal 1° maggio. Previsto un contributo variabile in base alla categoria della struttura: 1 euro a notte per gli ostelli, 1,50 euro per alberghi e strutture ricettive da una a tre stelle, e 2 euro per gli hotel di categoria superiore. L’applicazione sarà limitata a un massimo di quattro giorni consecutivi, considerando che la permanenza media in città è di circa 1,8 giorni. L’introito annuo stimato è compreso tra 40 e 45mila euro.
Il sindaco Filippo Bongiovanni ha spiegato che la misura è stata elaborata in collaborazione con gli operatori del settore per garantire un impatto positivo sul turismo locale: «Questa imposta nasce dal master plan Tre C per rendere Casalmaggiore più attrattiva per famiglie, imprese e turisti». Ha poi sottolineato il coinvolgimento di Federalberghi e il confronto diretto con gli albergatori locali: «Non vedono questa tassa come un ostacolo, ma come un’opportunità per migliorare i servizi e l’accoglienza». Attualmente, in città sono presenti 13 strutture ricettive, tra hotel, bed & breakfast e affittacamere.
Le risorse saranno destinate alla promozione turistica e al miglioramento urbano, con interventi su arredo cittadino, segnaletica e spazi verdi. Il consigliere Luciano Toscani ha proposto di investire una parte significativa del gettito per il decoro urbano: «Sarebbe opportuno rendere Casalmaggiore più bella, accogliente, pulita e ordinata». Ha inoltre evidenziato la disponibilità dell’opposizione a collaborare con idee e progetti.
Durante la discussione, Annamaria Piccinelli ha espresso perplessità su un punto inizialmente inserito nel regolamento, che prevedeva la possibilità di destinare una parte del gettito alla gestione rifiuti. Il sindaco ha rassicurato che questa voce è stata eliminata, garantendo che i fondi saranno utilizzati solo per valorizzare il territorio.
Un altro aspetto dibattuto è stato quello delle modalità di pagamento. La consigliera Alessia Tascarella ha criticato la previsione dell’articolo 7 del regolamento, che consente agli albergatori di richiedere il pagamento solo in contanti: «In un’epoca dominata dai pagamenti digitali, questa scelta sembra anacronistica». Il sindaco ha chiarito che questa soluzione è stata richiesta dagli stessi albergatori per agevolare la gestione di piccoli importi, ma ha assicurato che, se dovessero emergere criticità, il regolamento potrà essere modificato per includere metodi di pagamento elettronici.
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