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CREMA. SERVIZI PER L'INFANZIA

Solo il 40% dei bambini ha un posto certo al nido

Il nuovo asilo di via Desti aprirà nel 2026, nel frattempo resta irrisolto il nodo liste d’attesa

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

20 Febbraio 2025 - 05:15

Solo il 40% dei bambini ha un posto certo al nido

CREMA - In base ai dati anagrafici Istat, in città ci sono oltre 640 bambini nati tra il 2022 e il 2024, dunque potenziali utenti degli asili nido. Il problema è che c’è posto solo per il 40% di loro. Partendo dal pubblico, la ricettività delle due sedi comunali di via Braguti e via Cappuccini è pari a 108 unità. Non per nulla sono sempre piene, con inevitabili liste di attesa. A marzo si apriranno nuovamente le iscrizioni, in vista dell’anno 2025-2026, che comincerà a settembre. Non essendo ancora pronto il nuovo asilo di via Dante, che metterà a disposizione altri 50 posti, nel breve termine non sarà possibile aumentare il numero degli iscritti. Anche calcolando i bambini che lasceranno i nido per passare alla materna, dal mese prossimo le liste di attesa potrebbero comprendere nuovamente decine di famiglie. In alternativa, in città ci sono i privati: 85 posti in quattro nidi, a cui si aggiungono i 58 nei centri prima infanzia. Sommandoli alla ricettività del pubblico si arriva dunque a 251 unità, appunto il 40% del fabbisogno potenziale della città.

Le tariffe del nido comunale sfiorano ormai i 600 euro al mese (pasti esclusi, che hanno un costo di 3,80 euro l’uno) per la fascia di reddito che non ha diritto a sconti. Nei privati la spesa per i genitori aumenta e può facilmente superare i 700 euro di retta. «Le iscrizioni ai nidi comunali per l’anno educativo 2025-2026 si apriranno a marzo – conferma l’assessora all’Istruzione, Edilizia scolastica e Pari opportunità Emanuela Nichetti –: l’anno scorso c’era stata una lista di attesa che, con il passare dei mesi, è andata esaurendosi per lo scorrimento della graduatoria. L’offerta dei servizi per la prima infanzia (0-3 anni) in città si compone di una molteplicità di realtà differenti e in continua evoluzione: alle strutture pubbliche si aggiungono infatti realtà private e del privato sociale».

La tariffa mensile per nuclei con Isee superiore ai 30mila euro, dunque per la maggioranza dei cittadini, è pari a 473,5 euro per il primo figlio. Si sale a 592 euro se i genitori devono usufruire anche del post orario avendo la necessità di lasciare il figlio sino alle 18 invece che alle 16. Chi ha nonni o altre opzioni, ovviamente cerca di risparmiare e il bimbo viene recuperato a metà pomeriggio.

L’incremento della tariffa mensile quest’anno è stato del 5,2% rispetto all’anno scolastico 2023-2024. Si è trattato del primo aumento applicato dal Comune dopo otto anni in cui la retta era rimasta invariata. La costruzione del nuovo nido di via Desti, a cui seguiranno le prove di collaudo, verrà ultimata entro la fine di quest’anno. L’apertura del servizio è prevista per l’anno educativo 2026-2027. Il trasloco da via Cappuccini potrebbe essere organizzato nell’estate 2026, ma al momento è troppo presto per definire questi dettagli. C’è anche da decidere che fine faranno i locali dei Sabbioni. «Su quale sarà il futuro utilizzo dell’attuale struttura di via Cappuccini sono in corso valutazioni» conclude Nichetti.

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