L'ANALISI
15 Febbraio 2025 - 19:38
Nei riquadri Poggi e Grignani
CREMONA - «Un partito con un’identità forte, ma in grado di dialogare e accogliere: tanti nel centrodestra guardano a noi e noi dobbiamo avere molte sfumature ed essere uniti». È questa la priorità del 45enne Andrea Poggi, cresciuto al Maristella, poi consigliere comunale di maggioranza a Casalbuttano dal 2009 al 2014, il secondo e ultimo nome depositato entro i termini per la corsa a segretario cittadino di Fratelli d’Italia in vista del congresso che si terrà sabato 22. Un nome ‘nuovo’, ma con alle spalle una lunga militanza e una esperienza amministrativa. Poggi ha iniziato il suo impegno giovanissimo, militando prima in Alleanza Nazionale, poi nel Popolo delle Libertà, per arrivare infine in Fratelli d’Italia. Accanto all’impegno politico, ha anche dedicato parte del suo tempo al mondo associativo. Dal 2012 al 2019, è stato presidente della Asd Cremona Rugby, esperienza che «mi ha insegnato l’importanza del lavoro di squadra, della gestione condivisa e del rispetto per gli altri».
La sua candidatura sarebbe quella che ha ottenuto il maggior numero di sottoscrizioni. Tuttavia i nomi in lizza sono due. Il primo a scendere in campo era stato Luca Grignani che aveva ricoperto l’incarico di responsabile cittadino fino a giugno del 2023 e il cui curriculum amministrativo è di tutto rispetto. È presto per capire cosa succederà ad andare a sabato e se qualcuno farà un passo indietro. Il coordinatore provinciale, Marcello Ventura aveva assicurato nei giorni scorsi: «Mi auguro che si arrivi ad un nome condiviso da tutti, se questo non dovesse accadere mi metto a disposizione per trovare una sintesi e andare al congresso compatti. E se anche questo tentativo non dovesse avere successo, andremo al voto e non sarà un dramma. Vincerà il migliore».
Ora Grignani per arrivare ad una candidatura unitaria si aspetta che il partito si faccia avanti: «Prematura ogni dichiarazione». E nel frattempo però si toglie un sassolino dalla scarpa: «Io divisivo? Ricordo che quando FdI cremonese lo guidavo io, il partito era, se pure a fatica, compatto. Le divisioni sono deflagrate dopo». L’identikit del nuovo segretario che viene tracciato in FdI è quello di una persona a lungo impegnata in politica, tesserata al partito da tempo e con precedenti esperienze amministrative: «Che è anche il mio», osserva Grignani che al momento di presentare la sua candidatura aveva spiegato: «Un mio ‘esercito’, un mio gruppo di sostenitori ce l’ho e ho fatto un buon lavoro con il tesseramento. Se venisse trovato un candidato unitario potrei fare un passo indietro, ma spero che possa essere il mio il nome su cui il partito ritrovasse compattezza».
Intanto, un cambiamento è già sicuro: fra i candidati non c’è Stefano Foggetti, coordinatore cittadino uscente.
Poggi, che lavora come commerciale in un’azienda metalmeccanica della provincia, oggi ha spiegato il suo programma: «La necessità di essere un partito più aperto alle sollecitazioni che vengono dall’elettorato di centrodestra è la richiesta che mi è arrivata come la più pressante. Fratelli d’Italia ha numeri importanti, tanti desiderano che il partito sia la voce del centrodestra e la segreteria cittadina deve essere adeguata alla sfida». Il tema è anche organizzativo: «Occorre avere più protagonisti possibile. L’uomo solo al comando non funziona in un partito». Fra i temi prioritari ci sono la sicurezza, «su cui c’è forte sensibilità, e il decoro. I cremonesi vogliono poter passeggiare alla sera in centro e non solo senza avere paura. Poi FdI deve essere un punto di riferimento anche in termini di cultura e di iniziative, di eventi. Un polo aggregativo che raccolga idee e proposte. L’obiettivo è essere ‘la base’ del centrodestra».
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