L'ANALISI
13 Febbraio 2025 - 18:58
Luca Grignani nel riquadro
CREMONA - Ultime ore per chiudere le intese dentro Fratelli d’Italia in vista del congresso cittadino, fissato per sabato 22. Sabato 15 a mezzogiorno scadono, infatti, i termini per la presentazione delle candidature a segretario cittadino. E una è già arrivata: si tratta di Luca Grignani che proprio l’incarico di responsabile cittadino aveva lasciato a giugno del 2023. Lo sforzo fra oggi e domani è di arrivare ad una candidatura il più unitaria e condivisa possibile alla guida del coordinamento cittadino.
L’identikit che viene tracciato è quello di una persona a lungo impegnata in politica, tesserata al partito da tempo e con precedenti esperienze amministrative. Che abbia anche caratteristiche di leadership in grado di unire e non dividere. Unità, infatti, è il termine più usato in FdI in queste ore. Per questo il nome di Grignani viene già ‘impallinato’ da chi lo ritiene segnato da esperienze divisive.
Presieduto dalla consigliera regionale di FdI ed ex assessore lombardo alla Casa, Paola Bulbarelli, quello che si aprirà il 22 alle 10 in sala Zanoni è un congresso importante per gli equilibri della coalizione centrodestra, spaccata in due tronconi con FdI da una parte e Lega e Forza Italia dall’altra. A far deflagrare la coalizione era stata la vittoria di Roberto Mariani alle elezioni provinciali seguita da accuse di tradimento ai consiglieri comunali cremonesi di FdI.
«Fratelli d’Italia — aveva tuonato Simone Bossi — si potrà dedicare ai chiarimenti interni, è un problema loro. Personalmente, finché i vertici restano quelli attuali, io non mi siederò più ad alcun tavolo, nemmeno per un caffè, con loro». E l’allora consigliere di Forza Italia, Saverio Simi, era uscito dall’aula al momento di votare la meloniana Chiara Capelletti presidente della Commissione di Vigilanza. Ma se le aspettative erano quello di un cambio degli equilibri interni, probabilmente sono destinate a rimanere deluse. Così come non si è mai concretizzata la richiesta di commissariamento dei vertici, avanzata dal senatore cremasco Renato Ancorotti.
«Io — spiega il presidente provinciale del partito, Marcello Ventura — ho cercato molte volte di riaprire il dialogo con loro e il mio caffè lo bevo dolce perché ho fatto il possibile. E se loro insistono, forse è la loro tazzina ad essere amara, visto che le loro percentuali di consenso sommate non arrivano alla metà di quelle di Fratelli d’Italia».
Tutte le forze del centrodestra sono comunque invitate in sala Zanoni. Quanto al congresso, «il mio auspicio è che sia partecipato, dibattuto e che vengano portati programmi validi. In questo momento come coordinatore provinciale, mi tengo fuori dalle trattative in corso. Certo però se qualcuno mi chiamasse a prendere parte io sono ben disposto, sempre nel mio ruolo. Mi auguro che si arrivi ad un nome condiviso da tutti, se questo non dovesse accadere mi metto a disposizione per trovare una sintesi e andare al congresso compatti. E se anche questo tentativo non dovesse avere successo, andremo al voto e non sarà un dramma. Vincerà il migliore».
Fra le diverse anime del partito, l’area dei Civici sottolinea il proprio contribuito ai risultati elettorali degli ultimi anni e avrà sicuramente un ruolo fondamentale in questa fase. Il loro sostegno, come già all’ultimo congresso provinciale, sarebbe determinante, forti di un buon risultato al tesseramento, che si è chiuso con circa 420 iscritti al partito cremonese.
Grignani, intanto, rifiuta l’etichetta di outsider: «Un mio ‘esercito’, un mio gruppo di sostenitori ce l’ho e ho fatto un buon lavoro con il tesseramento. Se venisse trovato un candidato unitario potrei fare un passo indietro, ma spero che possa essere il mio il nome su cui il partito ritrovasse compattezza. Valuterò comunque anche il profilo degli altri. Nel mio programma ci sono il decoro, la sicurezza, l’inquinamento e i collegamenti di Cremona con Milano e Brescia». Il presidente cittadino uscente, Stefano Foggetti non si sbilancia su una sua ricandidatura: «Abbiamo ancora tempo per chiudere i ragionamenti poi vedremo. Certo, fra i nomi in discussione c’è anche il mio».
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