L'ANALISI
07 Febbraio 2025 - 05:30
La volta e la parete dell’altare dopo la ripulitura
CASALMAGGIORE - Grazie ai lavori di restauro in corso nella chiesa di San Leonardo, la città ritrova una preziosa testimonianza del periodo Rococò. Questo importante recupero ha permesso di riportare alla luce decorazioni rimaste celate per secoli, restituendo alla comunità un patrimonio artistico di grande valore. Le parrocchie hanno svelato ora alcuni dettagli del restauro, condividendo con i fedeli le scoperte emerse durante gli interventi.
Il progetto era stato illustrato ufficialmente il 26 gennaio scorso, in un incontro pubblico di aggiornamento - con i lavori ancora celati alla vista - alla presenza del parroco don Claudio Rubagotti, del direttore dei lavori, architetto Damiano Chiarini, della responsabile del restauro Mariacristina Regini e di don Gianluca Gaiardi, incaricato per i Beni Culturali della diocesi di Cremona. Durante l’evento, era stato illustrato il lungo percorso di studio iniziato nel gennaio 2022, che ha permesso di comprendere le diverse trasformazioni architettoniche della chiesa e di pianificare gli interventi nel rispetto delle stratificazioni decorative.
L’intervento di restauro si è concentrato sulla volta, dove la pulitura ha restituito la brillantezza originaria al tondo, agli stucchi e alle dorature, ripristinando l’elegante configurazione del 1751. Questo lavoro ha messo in evidenza la delicatezza cromatica dell’epoca Rococò, con toni raffinati e decorazioni che si intrecciano con le stratificazioni lasciate dai successivi interventi ottocenteschi. La pulitura delle superfici ha svelato le impronte lasciate dagli stucchi rimossi nel XIX secolo, facendo riemergere dettagli ornamentali dimenticati. Frammenti di stucco dorato testimoniano la sontuosità della decorazione Rococò, contribuendo a ricostruire la magnificenza dell’insieme.
«Quanta bellezza hanno le nostre chiese tra affreschi, tele, stucchi e decorazioni: stratificazioni da conservare e preservare per la nostra comunità e le prossime generazioni», ha commentato don Rubagotti. Nel ‘Giornale di cantiere’ si legge: «Durante il nostro incontro del 26 gennaio abbiamo condiviso i passaggi di studio delle fasi esecutive e oggi, con questo aggiornamento, possiamo comunicare che lavoro sta donando al esiti auspicati. Sempre in questi giorni siamo testimoni dei valori cromatici ed estetici che il restauro della Cappella del Santissimo potrà avere in dialogo con l'adiacente configurazione 1806. In volta infatti è possibile apprezzarne gli effetti».
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