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CREMA. IL CONGRESSO DI FRATELLI D’ITALIA

Foglia in pole per la guida, Ancorotti: «Non condiviso»

Il nome proposto dalla corrente di maggioranza di Guerini Rocco e appoggiato da Chiodo per il dopo De Grazia

Cristiano Mariani

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cmariani@laprovinciacr.it

06 Febbraio 2025 - 05:20

Foglia in pole per la guida, Ancorotti: «Non condiviso»

Nel riquadro Giulio Foglia

CREMA - C’è il manager cremasco Giulio Foglia, 46 anni, in pole position per la guida cremasca di Fratelli d’Italia. Il suo è del resto il nome cui si affida la corrente che fa capo a Susanna Guerini Rocco, accreditata di circa 200 tesserati sui 400 complessivi. Il congresso è in programma tra dieci giorni. E a garantire appoggio alla proposta (domani scadranno i termini per la presentazione) è anche Ilaria Chiodo, consigliera comunale della civica, che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Maurizio Borghetti nell’ultima tornata elettorale. Nonostante dal 2022 non sia più iscritta al partito, a lei farebbero riferimento 130 aderenti al circolo di via Monte di Pietà. E se Guerini Rocco glissa, di fronte alle domande del cronista; non fa lo stesso Chiodo: «Credo che quella di Foglia sia la migliore candidatura. Si tratta di una persona intelligente e motivata. In lui vedo competenza e il nostro obiettivo, come centrodestra, è vincere le comunali del 2027». Con una chiosa, che lascia poco margine ai dubbi: «Fratelli d’Italia è la mia casa...». Affermazione, del resto, suffragata dalle frequentazioni, non certo nascoste, con esponenti di primo piano del movimento che esprime la premier, Giorgia Meloni.

Dal canto suo, l’attuale coordinatore nonché figura storica della destra locale, Giovanni De Grazia, rinvia ogni considerazione: «Non ho nulla da dire sul congresso». Tra lui e Guerini Rocco — assicurano fonti interne — sarebbe venuto meno il patto di non belligeranza siglato nelle scorse settimane. L’adesione a FdI dell’ex azzurra, peraltro, è troppo fresca per consentirle, regolamento alla mano, di aspirare alla poltrona di leader. E ciò, nonostante l’attivismo dimostrato nel fare proseliti per la causa. Una raccolta di iscrizioni che, come detto, le garantisce un notevole margine di manovra negli equilibri di via Monte di Pietà. Ma sulla vicenda, l’esponente cremasco del partito eletto a Palazzo Madama, Renato Ancorotti, non viene meno alla schiettezza che lo caratterizza: «Non conosco Giulio Foglia, che sicuramente è persona perbene e stimata. Il suo nome mi è stato fatto da Foggetti (Stefano, coordinatore cremonese Ndr). Magari Foglia ha sempre frequentato il circolo; colpa mia, quindi, se non l’ho mai incontrato. Giovanni De Grazia — rimarca il senatore — non ha mai scalpitato per fare il coordinatore, anzi. Il nome di Foglia, comunque, da me non è stato condiviso; ma sicuramente lo sarà stato dagli altri iscritti. Se così non fosse, saremmo alle solite riunioni carbonare, in cui si fanno nomi senza che ci sia apertura su tutto. Nel caso, si tratterebbe del gioco delle tessere, ma la lealtà non costa i dieci euro dell’iscrizione. Personalmente — taglia corto Ancorotti — non controllo nessun gruppo interno, ma appartengo al partito. E non credo alle lezioni di strategia di chi non ha ancora vinto nulla».

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