L'ANALISI
CREMA. AULA PER POCHI «PRIVILEGIATI»
23 Dicembre 2024 - 19:24
De Grazia, Patrini e Galmozzi
CREMA - «La politica locale non è solo appannaggio di pensionati, insegnanti e dipendenti pubblici, tutti devono essere messi nelle condizioni di poterla fare». Fratelli d’Italia scende in campo per cambiare le abitudini cristallizzate da anni in aula degli Ostaggi. Obiettivo permettere a tutti di partecipare alle sedute senza dover fare i salti mortali in orario lavorativo. In sintesi, più consigli comunali la sera e meno al pomeriggio. Questa la proposta di fine anno del consigliere Giovanni De Grazia, capogruppo dei meloniani.
Inoltre, in merito alle assenze o presenze parziali delle ultime due sedute dedicate a discussione e approvazione del bilancio, l’esponente della minoranza chiede al presidente del consiglio Attilio Galmozzi un’immediata verifica su quello che potrebbe essere stato un comportamento da lui definito «molto grave», nel consiglio di mercoledì scorso.
«Sembrerebbe – chiarisce De Grazia – e uso il condizionale, che un consigliere di maggioranza abbia fatto una fotografia del nostro gruppo consiliare e successivamente abbia postato la stessa, rimarcando l’assenza di alcuni colleghi e esponendo gli stessi ad una gogna mediatica. Assenza fra l’altro giustificata da problemi di salute e di lavoro, la seduta era stata convocata alle 15. Credo opportuno che il presidente del consiglio Galmozzi verifichi se questo fatto, ripeto, molto grave sia avvenuto, censuri l’accaduto e si attivi per evitare che tali episodi si possano verificare».
L’immagine in questione è quella postata sul suo profilo social dalla giovane consigliera Pd Nancy Pederzani, in cui stigmatizzava le sole quattro presenze, su 10 eletti, dei consiglieri di minoranza, aggiungendo la domanda: ‘Cosa rappresenta per te, serietà in politica?’. De Grazia poi passa alla sua proposta.
«Ero già stato in consiglio comunale parecchi anni fa e, nonostante il numero dei consiglieri fosse di 40 contro gli attuali 25, le sedute venivano convocate alle 21, proprio per permettere la presenza di tutti, e terminavano regolarmente entro la mezzanotte. Per questo motivo, nelle prossime settimane, protocollerò una mozione in tal senso e mi auguro che sia condivisa da tutte le forze politiche presenti in consiglio. La politica è servizio alla comunità e si deve permettere a tutti di poterla svolgere».
Paolo Patrini di Fdi aggiunge: «Per determinate categorie di lavoratori che non sono dipendenti, ma lavorano in proprio, i consigli pomeridiani sono veramente difficili da seguire con costanze, figuriamoci quelle delle 15. Non voglio essere costretto a dimettermi e mi spiacerebbe molto, visto l’impegno preso. La politica non è solo per studenti, pensionati, insegnanti o dipendenti pubblici che hanno permessi retribuiti». Patrini, medico di base, è un libero professionista. Come lui ci sono altri lavoratori del settore sanitario, seppur dipendenti di Asst, che faticano a seguire i consigli in determinati orari. Questa è stata una delle principali motivazioni che hanno portato all’addio di Maurizio Borghetti, radiologo del Maggiore, e candidato sindaco per il centrodestra a giugno 2022.
Il presidente del Consiglio comunale Galmozzi commenta: «Durante la riunione dei capigruppo in cui era stato sollevato il tema, si era deciso di proseguire con le convocazioni alle 17.30 perché le sedute serali comporterebbero un prolungamento dei tempi fino a tarda ora, con possibili ripercussioni sulla giornata successiva. Tuttavia, nulla vieta che in particolari occasioni si possa programmare una seduta con inizio alle 18 o alle 18.30, anche se non potrà diventare una costante».
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