L'ANALISI
05 Febbraio 2025 - 05:20
CASALMAGGIORE - Sempre più minori in carico alla Neuropsichiatria Infantile e necessità di un sempre maggiore incremento di servizi di supporto per l’inclusione scolastica, con spese che stanno aumentando all’inverosimile. Il tema della disabilità e dell’autismo nel Casalasco sta assumendo una rilevanza sempre maggiore, come emerge dai dati aggiornati al 2023, illustrati nel corso della articolata relazione effettuata dal direttore del Consorzio Casalasco Servizi Sociali Cristina Cozzini durante il consiglio comunale per l’approvazione del piano di zona 2025-2027.
Nel 2023, il numero complessivo di minori in carico alla Neuropsichiatria Infantile nel territorio è stato di 1.319, di cui quasi la metà nel Casalasco. Un dato che segnala una crescita costante rispetto agli anni precedenti, evidenziando un bisogno sempre maggiore di servizi di supporto per l’inclusione scolastica. Tra questi, i minori certificati con la necessità di un intervento di supporto all’integrazione scolastica sono passati da 105 nell’anno scolastico 2023/24 a 121 nel 2024/25. Un incremento che evidenzia un aumento dei casi complessi che richiedono un numero elevato di ore di intervento nelle scuole e questa situazione impatta direttamente sulla sostenibilità economica del sistema, con una spesa per il Casalasco che è aumentata da 676.511,65 euro nel 2023/24 a 903.361,05 euro nel 2024/25, segnando un incremento significativo.
Un altro dato interessante emerso dalle analisi riguarda la distribuzione geografica delle persone con disturbo dello spettro autistico. «Nel territorio del Cremonese – Casalmaggiore, Crema e Cremona — si concentra circa l’80% dei casi, mentre nel Mantovano solo il 20%», ha osservato Cozzini. «Questa differenza è ancora priva di una spiegazione chiara».
Uno degli aspetti più critici riguarda il passaggio dei minori con disabilità all’età adulta. Attualmente, il numero di adulti tra i 18 e i 29 anni seguiti dalla psichiatria è sensibilmente inferiore rispetto ai minori in uscita dal percorso della neuropsichiatria infantile. Questo dato, ha osservato Cozzini, solleva preoccupazioni: dove finiscono questi ragazzi? Quali percorsi di inserimento sociale e lavorativo vengono garantiti? Per affrontare questo problema, il Consorzio dei Servizi Sociali ha attivato progetti specifici, inserendo un assistente sociale e una pedagogista in collaborazione con le scuole per supportare le famiglie nella transizione dei ragazzi dalla minore alla maggiore età. Tuttavia, restano ancora molte criticità da risolvere.
Il territorio casalasco dispone di diverse strutture per la disabilità, tra cui due strutture diurne (CSE) a Casalmaggiore e Cingia de’ Botti e due strutture residenziali (Comunità Alloggio CSS) entrambe a Casalmaggiore. Vi sono poi misure consolidate come il fondo per la non autosufficienza e la misura B2, che finanzia interventi per caregiver familiari, assistenza domiciliare e progetti per minori con disabilità. Nel 2024, nel Casalasco sono stati stanziati quasi 96mila euro, di cui 53mila destinati al supporto dei caregiver e 17mila euro per progetti rivolti ai minori. La Regione Lombardia ora finanzia gli ambiti territoriali per attivare servizi come assistenza domiciliare, supporto psicologico e interventi estivi per minori con disabilità. Tuttavia, l’attivazione di queste nuove misure ha incontrato difficoltà a causa della carenza di personale qualificato nel settore sociale.
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