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PIZZIGHETTONE. LA STORIA

«Con Overland il viaggio della musica»

Il compositore Fedeli autore della colonna sonora del format Rai

Elisa Calamari

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29 Gennaio 2025 - 10:19

«Con Overland il viaggio della musica»

PIZZIGHETTONE - Si definisce «turista» più che «viaggiatore», eppure grazie alla sua musica accompagna in giro per il mondo, da ben 18 anni, gli spettatori del celebre format Rai ‘Overland’. La prossima edizione andrà in onda in estate e il compositore Andrea Fedeli, casa e studio di registrazione nel borgo in riva all’Adda, ci sta lavorando da tempo. Nel frattempo nei giorni scorsi è stato al centro di una importante pubblicazione sulla celebre rivista statunitense ‘Film score monthly’, che tratta di colonne sonore di cinema e tv da tutto il mondo: a firma di Chris Hadley, è stato approfondito il viaggio-avventura diventato ‘Il mondo con gli occhi di Overland’, ma soprattutto è stato spiegato il ruolo che le note musicali hanno in questo viaggio.

«È stupendo pensare che la mia musica abbia in qualche modo attraversato l’oceano – commenta proprio Fedeli partendo dall’articolo americano –. Dietro a ogni edizione c’è un lavoro di un anno e da qualche tempo sono cambiate le modalità di registrazione: dagli strumenti virtuali ai musicisti in presenza. I costi sono maggiori così come gli aspetti organizzativi, ma l’audio è migliore così come il feedback. Inoltre è bello potersi confrontare con bravissimi musicisti, è vero che sono io a comporre ma il loro parere mi interessa. Infine, ogni volta che un gruppo di persone si esibisce, assistiamo a un unicum, a qualcosa che in un certo senso è irripetibile. E anche questo aspetto incide: la registrazione dal vivo credo renda le colonne sonore di Overland ancora più speciali».

Per ogni edizione servono circa 8 ore di musica registrata, oltre alle voci fuori campo di Beppe Tenti, regista e capo spedizione, con il figlio Filippo. Inevitabile chiedere a Fedeli qualche anticipazione sulla prossima stagione: «Overland è già di per sé un modo diverso di concepire il viaggio, nelle nuove puntate questo emergerà ulteriormente: una nuova attitudine che in qualche modo segue anche l’andamento delle vicende internazionali. Ci sarà, ad esempio, molto più Oriente». Le mete sono fondamentali per la composizione, ma gli input di Fedeli possono arrivare anche da libri, parole, fatti.

Impegnato costantemente in studio, Fedeli dice di avere davvero poco tempo per viaggiare realmente: «A dire il vero la produzione di Overland mi ha chiesto più volte di partire, ma credo di essere un turista curioso più che un viaggiatore avventuroso – ammette –. In questo momento di grande lavoro, poi, avrei semplicemente bisogno di relax. Amo però la scoperta, il contatto con le persone, che sono parti salienti dei viaggi. Fra quelli che ricordo con più nostalgia ce n’è uno di anni fa a Cuba. Non a caso da lì è nato il nome ‘Cubano edizioni’ con il quale firmo le mie produzioni».

Nel futuro di Fedeli oltre ad Overland c’è un’idea che, dice, gli ronza nella testa da un po’: «Pubblicare un album di solo pianoforte, che in realtà ho già scritto ma che dovrei registrare… appena avrò tempo». Pur avendo già collaborato in passato con il ‘Centro musica Pizzighettone’, Fedeli non si è ancora esibito nella città murata: «Anche se me l’hanno chiesto – sorride –. Ma credo che il mio mestiere sia comporre. Proporre le musiche di Overland dal vivo? È successo una volta a Varese, con 150 musicisti, ma è una cosa complessa da organizzare e servirebbero comunque finanziatori».

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