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Una lunga avventura: 40 anni con il canto gregoriano

I Cantori Gregoriani di Fulvio Rampi festeggiano con un Cd un altro importante traguardo

La Provincia Redazione

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28 Gennaio 2025 - 15:30

Una lunga avventura: 40 anni con il canto gregoriano

CREMONA - Il nuovo cd 'Cantus Mariales', sottotitolo 'Il canto gregoriano popolare nella devozione mariana', non è solo l'ultimo lavoro dei Cantori Gregoriani diretti da Fulvio Rampi, ma è anche un traguardo importante dell'ensemble. Si tratta di celebrare i 40 anni di attività, quattro decadi dedicate alla valorizzazione e alla diffusione di un genere mai di massa, ma che entra di diritto nella storia della musica occidentale.

I Cantori Gregoriani sono un gruppo vocale a voci virili che si dedica in modo esclusivo allo studio e alla diffusione del canto gregoriano. Nel 1985, esattamente quarant’anni fa, iniziarono la loro attività sotto la direzione del cremonese Rampi, diplomato in organo, dottore in canto gregoriano, docente di Prepolifonia al Conservatorio di Torino e noto in città anche per essere stato maestro di Cappella della Cattedrale di Cremona dal 1998 al 2010; attualmente è alla direzione del Coro Sicardo di Cremona da lui fondato.

Costituito interamente da specialisti, l’ensemble fonda le proprie esecuzioni sullo studio delle antiche fonti manoscritte risalenti ai secoli X-XI; attraverso gli strumenti propri della semiologia, il gruppo intende porre in evidenza la forza espressiva del canto gregoriano ed offrirne la corretta ripresentazione musicale. Da tempo ormai la formazione è costituita stabilmente da Angelo Corno, Enrico De Capitani, Giorgio Merli, Alessandro Riganti, Roberto Spremulli e Francesco Spadari.

L’attività artistica dei Cantori Gregoriani vede numerosissime presenze in Italia ed all’estero (Austria, Belgio, Brasile, Germania, Libano, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svizzera) per conto di importanti associazioni musicali e culturali. Dal 1995 al 1998 hanno effettuato quattro tournées in Giappone, dove si sono esibiti nelle principali città. Hanno partecipato, unico complesso di canto gregoriano, al Festival di musica ortodossa di Mosca con un concerto nella Sala Grande del Conservatorio Tchajkovskij. Hanno tenuto concerti nel Festival dei due mondi di Spoleto, nel Festival Monteverdi di Cremona, nel Ravenna Festival, nella rassegna Anima Mundi di Pisa, nel Festival MiTo. Nel 2013 il gruppo si è esibito al prestigioso Festival di Salisburgo e nuovamente al Festival Monteverdi di Cremona accanto ai Tallis Scholars.

A fianco di una vasta produzione discografica (25 Cd) per conto di importanti case discografiche italiane ed estere, il coro ha anche effettuato negli anni registrazioni per la Radio svizzera Suisse Romande, per la tedesca WDR e per le televisioni austriaca ORF e giapponese NHK. A coronamento del 25° anno di attività, i Cantori Gregoriani hanno inciso un nuovo Cd contenente l’ufficio medievale dei Santi Omobono ed Imerio, patroni di Cremona.

A testimonianza dell’attenzione e della partecipazione attiva alla vivace fase storica del recupero del canto gregoriano, l’associazione ha dato vita nel 1993 alla rivista specialistica 'Note gregoriane' e, dal 1996, a corsi di canto gregoriano a Milano, Cremona e Rovigo frequentati da musicisti, direttori di coro, operatori liturgici e cantori provenienti da ogni parte d’Italia. Nel 2015, in occasione del 30° anno di attività, ha pubblicato, a cura di Rampi e con il contributo di vari autori, un volume di studi in forma di manuale dal titolo 'Alla scuola del canto gregoriano'.

Quest’anno, in felice concomitanza col Giubileo, i Cantori Gregoriani hanno voluto festeggiare il 40° di attività con una proposta discografica che mette a tema il canto gregoriano popolare nella devozione mariana. Il Cd 'Cantus Mariales', inciso lo scorso agosto nella chiesa di Cremona di Sant' Abbondio, è edito dalle Paoline e da qualche giorno è già in vendita.

POESIA E MELODIA IN ONORE DELLA VERGINE

Nel 1903 Dom Joseph Pothier, monaco solesmense e protagonista principale della monumentale opera di ricostruzione del canto gregoriano, iniziata precisamente nell’abbazia di Solesmes verso la metà del XIX secolo, pubblica a Parigi 'Cantus Mariales', una raccolta di brani mariani di impronta popolare, in lingua latina, la cui composizione abbraccia tanto l’antica e variegata tradizione gregoriana (antifone, tropi, sequenze, conductus) quanto il vasto repertorio tardivo fino al neo gregoriano degli ultimi secoli. 'Cantus Mariales' ricevette l’apprezzamento anche di papa Pio X, di cui nel libretto del Cd è pubblicato il 'Breve' inviato a Pothier. Dei cinquanta brani proposti dal monaco benedettino, i Cantori Gregoriani ne hanno incisi ventuno in cui la freschezza e la semplicità della linea melodica si accompagna alla sapiente compilazione dei testi, tutti dedicati alla figura della Vergine e caratterizzati da profondità teologica e ispirazione poetica. Scriveva infatti Pothier nell’introduzione alla sua pubblicazione: “Di tutti questi canti sacri non sono certo pochi a eccellere, non solo per la profondità dottrinale dei contenuti, ma anche per la genuina libertà delle effusioni del cuore, la feconda semplicità delle parole, l’uso frequente delle figure ed espressioni della sacra Scrittura e, infine, la straordinaria varietà ritmica e la pia soavità della melodia”.

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