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CREMONA. GIUDIZIARIA

Stalking: la vicina condannata due volte

Dal 2015 al 2023 ha ossessionato anziani coniugi. E c’è anche una terza querela

Francesca Morandi

Email:

fmorandi@laprovinciacr.it

21 Gennaio 2025 - 19:45

Stalking: la vicina condannata due volte

CREMONA - Accusata di aver stalkerizzato - dal 2015 al 2023 - i vicini di casa, marito e moglie settantenni esasperati, Roberta, 56 anni, si è già presa due condanne. La prima a 1 anno di reclusione arrivata il 9 gennaio del 2023, poi ridotta a 8 mesi in appello (alcuni episodi si erano prescritti). La seconda, recente, «per fatti nuovi», a 1 anno e 6 mesi e a risarcire con 3mila euro (una provvisionale) i coniugi Alberto e Antonella, parti civili con l’avvocato Lidia Corrado. Ma la guerra tra vicini continua. Nelle more del secondo processo, infatti, «a fine ottobre del 2024, i miei assistiti hanno sporto l’ennesimo atto di denuncia querela» nei confronti di Roberta, difesa dall’avvocato Alessandro Zontini.

Nel secondo processo, la coppia aveva raccontato l’incubo. «La nostra vicina di casa continua a lanciare la spazzatura e oggetti sulla nostra proprietà». E «continua a spiarci dalla finestra, a insultarci». Nel 1988, Antonella e Alberto hanno preso casa accanto a quella di Roberta. «Sicuramente le nostre condizioni di vita si sono modificate. C’è nervosismo anche tra di noi. Siamo ridotti al punto che dobbiamo parlare a bassa voce». Antonella è in cura da uno psicologo per l’ansia e lo stress. Da un po’ di tempo lei esce di rado «per paura» di incrociare la vicina che l’ha già aggredita almeno un paio di volte, in passato.

Al processo, la coppia aveva raccontato «i fatti nuovi». Alberto: «I rapporti sono sempre tesi. Quando usciamo di casa, lei ci osserva dalla finestra del bagno, proferisce ingiurie e provocazioni. Non possiamo guardare verso di lei, sennò va in escandescenza. E quando va in escandescenza, abbiamo paura che dalle aggressioni verbali passi a quelle fisiche. In passato, io e mia moglie siamo già stati aggrediti».

E, poi, gli insulti: «Ci dice: ‘Vecchi’, che puzziamo, che lasciamo sporco dappertutto, che io sono uno zingaro, un imbecille, un deficiente. Dalla finestra urla frasi abbastanza violente del tipo: ‘Cos’hai da guardare, imbecille! Non guardarmi’. Quotidianamente, lei ti fa sentire sempre la sua presenza. Quando rincasiamo, per farci sapere che è in casa, accende e spegne la luce in continuazione». Dopo il marito, la moglie. «Sono troppi anni che si va avanti. Adesso che sono un po’ più anziana faccio fatica a tollerare».

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