Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

STAGNO LOMBARDO

La Rsa don Mori si prende il bollino rosa

Riconoscimento per il servizio e la qualità. A fine mese arriva il vescovo Napolioni

Antonella Bodini

Email:

redazione@laprovinciacr.it

20 Gennaio 2025 - 19:08

La Rsa don Mori si prende il  bollino rosa

Claudia Chittolini, Silvia Ansoldi, Marta Mulin e Roberto Cazzolla

STAGNO LOMBARDO - Riconoscimenti, iniziative e nuovi progetti. Bilancio positivo per la Residenza Don Mori di Stagno Lombardo che ha chiuso il 2024 con il riconoscimento della Fondazione Onda per il benessere e la qualità di vita dei propri ospiti e delle loro famiglie e si appresta a cominciare un nuovo anno con diverse iniziative e progetti. Tra questi, la visita che il vescovo Antonio Napolioni, nell’ambito della visita pastorale, farà alla struttura a fine gennaio.

«Don Pedro, parroco di Stagno Lombardo – spiega il direttore generale della Residenza Alessandro D’Amico - ci ha coinvolti in questa bellissima iniziativa e noi abbiamo accolto con entusiasmo l’invito ad avere tra noi il vescovo Antonio. Che celebrerà la messa e incontrerà gli ospiti della nostra struttura il 31 gennaio».

La Residenza Don Mori, inoltre, ha ricevuto a fine 2024 il riconoscimento che ogni anno la Fondazione Onda attribuisce alle Residenze Sanitarie Assistenziali e le Case di riposo italiane accreditate, pubbliche o private, più attente al benessere e alla qualità di vita dei propri ospiti e delle loro famiglie.

«La nostra struttura si è aggiudicata ancora una volta il massimo del punteggio, ovvero tre Bollini Rosa Argento. Un riconoscimento che evidenzia non solo l’attenzione alla qualità del servizio erogato, ma favorisce anche un consolidamento dell’immagine della struttura a livello nazionale. Siamo fieri di questo riconoscimento che sottolinea la politica di qualità che la nostra azienda persegue e che trova riscontro nei nostri gesti quotidiani».

Il riconoscimento che viene attribuito permette alle residenze assistenziali e case di riposo di entrare a far parte di una rete nazionale di strutture virtuose che offrono servizi socio-sanitario-assistenziali, nel rispetto delle necessità e della dignità delle persone anziane autosufficienti e non.

Il premio, fanno sapere i vertici della struttura, rafforza così la fiducia negli ospiti residenti e di quelli futuri e allo stesso tempo dà la possibilità alle strutture premiate di poter interfacciarsi con altre realtà per un uno scambio equo di esperienze, volte a incoraggiare un’offerta di servizi sempre più personalizzati e plasmati alle necessità dell’ospite. Come ad esempio «i progetti di danza-movimento terapia e musicoterapia che proseguiranno in forma stabile anche per tutto il 2025 visto il successo dell’anno scorso».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400