L'ANALISI
17 Gennaio 2025 - 05:15
SOSPIRO - Un intervento al tetto della chiesa parrocchiale della frazione di San Salvatore. Verrà presentato domani alle 17, presso l’oratorio di San Salvatore, il progetto di intervento al tetto della pieve che risale al diciassettesimo secolo. Un intervento necessario e atteso «poiché le condizioni del tetto, ma anche di altre parti strutturali della chiesa stessa, cominciano a destare preoccupazione», spiega il coordinatore dell’unità pastorale Madre Nostra don Ernesto Marciò.
Il progetto, redatto nei mesi scorsi e approvato dalla Soprintendenza di Mantova, che ha dato il via libera ai lavori, verrà illustrato alla comunità nel dettaglio. «Non solo per rendere partecipe la comunità di San Salvatore – continua don Marciò – ma anche tutta l’unità pastorale. Da progetto verrà sistemato il tetto che ormai versa in condizioni estreme a causa delle infiltrazioni, ma anche dell’usura, parte dell’abside e della volta. È un intervento importante, anche dal punto di vista economico come si può immaginare e ogni aiuto o finanziamento è ben accetto. L’incontro servirà anche a sensibilizzare i parrocchiani o chiunque voglia dare una mano». L’opera, che ha un costo di 120mila euro, servirà a sistemare definitivamente le parti usurate; finora erano stati fatti interventi di tamponamento, ma non è più possibile attendere oltre. «Il progetto ha un costo ingente, ovviamente la parrocchia non ha l’intera somma, ecco perché cercheremo finanziamenti, bandi, sponsorizzazioni che possano coprire la spesa; ricordo anche che le donazioni di eventuali privati in favore della parrocchia saranno detraibili a fini fiscali».
Proprio per dare una mano in questo senso si è costituito un comitato di parrocchiani che possa seguire la parte di reperimento fondi. «Un gruppo di sansalvatoresi, anche non più residenti in paese, ma ancora legati al territorio, si è unito per provare a cercare di reperire i fondi necessari. Noi cercheremo di attivarci anche presso la Diocesi, anche se ovviamente ci sono molte situazioni simili alla nostra cui la curia deve far fronte». I lavori, sulla struttura del 1600, sono necessari, ma non impediscono al momento il regolare svolgimento delle celebrazioni. Stando alle previsioni dovrebbero cominciare entro la primavera.
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