L'ANALISI
15 Gennaio 2025 - 05:20
Nel riquadro Giorgio Lazar
CREMA - «Non era difficile immaginare gli enormi problemi che l’apertura del sottopasso veicolare ferroviario di via Stazione-via Gaeta avrebbe creato al traffico. L’errore è stato nel non averli previsti prima di questa inaugurazione, avvenuta peraltro a quattro anni dal via al progetto. Adesso ci auguriamo tempi strettissimi per cancellare le problematiche esistenti e ripristinare una corretta viabilità».
Il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale Giovanni De Grazia non lesina le critiche alla giunta e interviene sul problema code che si creano puntualmente negli orari di entrata e uscita degli studenti dei tre licei classico, scientifico e linguistico dell’istituto Racchetti-Da Vinci.
Nei giorni scorsi sia l’assessore alle Opere pubbliche e Viabilità Giorgio Pagliari, sia il collega alla Mobilità Franco Bordo avevano rimarcato gli aggiustamenti già presi e le soluzioni che saranno messe in atto nelle prossime settimane per snellire il traffico. Lo stesso sindaco Fabio Bergamaschi, subito dopo l’apertura del tunnel a metà dicembre, e le prime critiche in merito alle previsioni errate sull’impatto della nuova viabilità, aveva messo subito a tacere le polemiche: «Gli scenari previsionali vanno sempre misurati con il dato di realtà – aveva ricordato il primo cittadino –: e in base a questo vanno aggiustati».
Per De Grazia, però, queste non sono ragioni sufficienti. «Adesso l’amministrazione Bergamaschi cerca di correre ai ripari con uno studio sul traffico, utilizzando addirittura dei droni – prosegue il leader di Fratelli d’Italia –: lo ha spiegato l’assessore Pagliari. Bene, ma tutto questo non poteva/doveva essere fatto in precedenza? Esistono delle responsabilità dell’amministrazione? Oppure è colpa di un destino cinico e baro che non ha permesso di intuire e prevenire immediatamente i problemi per i cittadini? Il risultato è che i cremaschi ancora una volta devono subire gli errori e le mancanze di questa amministrazione. Consigliamo agli assessori e al sindaco un giro turistico in determinati orari nella zona interessata per verificare di persona la situazione. Forse scuse formali ai pedoni, ai ciclisti e agli automobilisti sarebbero doverose».
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