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CREMA. LA SENTENZA

Cellulari rubati e ricettazione: condanna

Furto all’Euronics nel 2022. Cade il riciclaggio. Il tribunale infligge 8 e 6 mesi a due imputati

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

14 Gennaio 2025 - 20:36

Cellulari rubati e ricettazione: condanna

Nel riquadro Giorgio Lazar

CREMA - «Io ho avuto quattro mandati di cattura, ma sono sempre stato assolto. Per quei quattro fatti, sono ‘pulito’. Abito in un piccolo paese e poi ho un bar, è giusto che si sappia».

Cremasco di adozione da 14 anni, Salvatore Blanco, siciliano di Niscemi (Caltanissetta), oggi si è preso 8 mesi per ricettazione (e non più riciclaggio) di tre smartphone rubati all’Euronics a Crema nel 2022. E per ricettazione 6 mesi se li è presi l’amico Giuseppe Evola, anche lui di Niscemi, al quale Blanco aveva poi dato uno di quei telefonini (Evola era assistito dall’avvocato Chiara Fredi).

«Non sapevo che fossero stati rubati», si è difeso Blanco nel processo nato dall’indagine della Squadra mobile. Prima di lui, era stato sentito chi gli aveva dato gli smartphone: un ex dipendente di Euronics, già uscito con un patteggiamento per ricettazione davanti al gup. «Conosco Blanco, perché andavo spesso nel suo bar a prendere il caffè. Il telefonino era nuovo. È stata una mia idea. È capitato che gli aggiustassi il pc. Parlando, mi ha detto che doveva sostituire il suo telefonino. ‘Prendi questo’, gli ho detto. Pagato zero».

Blanco ha spiegato di aver ricevuto gli smartphone, «ma non sapevo da dove provenissero, si vedevano che erano usati. Io uso solo iPhone». E che se ne faceva di uno smartphone «usato», se utilizza «l’iPhone che è la Ferrari dei telefonini?» per dirla con il presidente del collegio.

«Il testimone ha scagionato il mio assistito (Blanco). Emerge, con chiarezza, la totale mancanza di elemento soggettivo — ha evidenziato l’avvocato Giorgio Lazar —. Il teste ha detto che glielo ha dato, più chiaro di così. Non si fa riciclaggio per due telefonini da pochi soldi. E non lo si fa con queste modalità. In ogni caso, a favore del mio assistito c’è un beneficio del dubbio grosso come un iceberg». Il difensore aveva chiesto l’assoluzione dall’accusa di riciclaggio. Ricettazione, per i giudici. La difesa farà appello.

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