L'ANALISI
13 Gennaio 2025 - 05:20
Il presepe vandalizzato
PERSICO DOSIMO - Vandalizzato un altro presepe nel nostro territorio. La notte tra sabato e domenica qualcuno si è divertito a distruggere parte delle statue del presepe allestito sul sagrato della chiesa parrocchiale di Dosimo mandando in pezzi varie figure, tra cui quella della Madonna, dei Re Magi e di alcuni animali. Un brutto gesto di inciviltà che ha colpito molto la comunità di Dosimo e che ha suscitato grande sdegno e rabbia tra i volontari della parrocchia, che come tutti gli anni allestiscono con impegno e passione la Natività sul sagrato della chiesa. Un presepe che misura circa tre metri per tre e con statuine alte più o meno trenta centimetri.
Amareggiato il parroco don Livio Lodigiani che, però, non ha commenti da rilasciare, “se non sottolineare la costernazione mia e dei parrocchiani. Ripareremo pregando anche perché i ragazzi che hanno compiuto il danno possano incontrare un modo più umano di passare il loro tempo”.
Anche il primo cittadino Giuseppe Bignardi ha voluto esprimere solidarietà alla comunità parrocchiale, condannando fermamente questo gesto. “Una notizia molto spiacevole che lascia con l’amaro in bocca; una ragazzata, così voglio sperare che sia e non ho motivi per pensare ad altro, ma che va comunque sanzionata. È ora che chi commette questi gesti si prenda le sue responsabilità. Ci sono le telecamere della parrocchia, credo la parrocchia farà denuncia, e anche quelle installate dal Comune; si visioneranno le immagini e chi ha sbagliato verrà sanzionato. Non è il primo episodio di queste festività nel territorio, mi riferisco anche ad altri paesi, ora basta. Si prenderanno gli adeguati provvedimenti”.
Indignazione anche sulle pagine social per un atto che offende anche il sentimento religioso di molte persone. Qualcuno la definisce una bravata di ragazzi che si annoiano troppo, qualcun altro invoca maggiore severità, più educazione da parte dei genitori e maggiore controllo di parrocchia e amministrazione comunale. Tutti, però, sono concordi nel sostenere che se qualcuno ha sbagliato deve pagarne le conseguenze.
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