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CASALMAGGIORE. I NODI DELLA SANITÀ

C'è l'emergenza delle malattie croniche

Il quadro delle patologie descritto nel Piano di Sviluppo del Polo Territoriale 2025-2027 dell’Asst di Cremona. Il 37% è costituito da disturbi prolungati nel tempo, il 24% da cardiopatie, il 7% dalle varie forme tumorali

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

09 Gennaio 2025 - 05:30

C'è l'emergenza delle malattie croniche

CASALMAGGIORE - Nel Distretto Oglio Po casalasco viadanese emerge una prevalenza significativa di patologie croniche, secondo i dati riportati dal Piano di Sviluppo del Polo Territoriale 2025-2027 dell’Asst di Cremona, che analizza il contesto sociosanitario del territorio. Il 37% della popolazione, infatti, è affetto da malattie croniche, un dato leggermente superiore alla media regionale (35%) e nazionale (34%). Le patologie più diffuse includono problemi cardiaci (24%), endocrinopatie (11%) e neoplasie (7%). Numeri che evidenziano la necessità di interventi sanitari mirati e di una rete di servizi in grado di rispondere efficacemente ai bisogni della popolazione. Nel 2023, il territorio ha registrato 1.281 posti autorizzati nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa) e 170 nei Centri Diurni Integrati (Cdi), con un elevato tasso di utilizzo delle strutture.

CONTESTO DEMOGRAFICO

Con una popolazione complessiva di 81.693 abitanti, distribuita su 27 comuni (di cui 17 nell’area casalasca), il territorio presenta una densità abitativa di 117,7 abitanti per km², inferiore alla media regionale. Gli over 65 rappresentano il 25,1% della popolazione, con un indice di vecchiaia pari a 203,8, che misura il rapporto tra il numero di anziani (65 anni e oltre) e il numero di giovani (0-14 anni), evidenziando una significativa predominanza della fascia anziana. La composizione della popolazione straniera, pari al 14,2%, contribuisce a bilanciare, almeno in parte, l'invecchiamento demografico, evidenziando al contempo la necessità di politiche di inclusione e supporto.

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COLLABORAZIONI

La collaborazione tra Asst di Cremona e Asst di Mantova, regolata da una convenzione, è un elemento cruciale per il potenziamento dei servizi sanitari e sociosanitari. La sinergia tra i piani di sviluppo e i Piani di Zona dei comuni è finalizzata a una maggiore integrazione e ottimizzazione dell’offerta.

TELEMEDICINA

Un elemento chiave del Piano è rappresentato dall’integrazione tra servizi sanitari e sociosanitari delle Asst di Cremona e Mantova, regolata da una convenzione che punta al potenziamento dell’offerta. Tra le iniziative spiccano il miglioramento della rete di telemedicina, come l’introduzione di sistemi per il monitoraggio remoto dei pazienti cronici, che consente una riduzione dei ricoveri e un miglioramento della qualità della vita degli assistiti. L’utilizzo di tecnologie innovative per la diagnosi e il trattamento rappresenta un ulteriore passo per ottimizzare i percorsi di cura.

EMERGENZE ABITATIVE

Il distretto affronta criticità legate all’accesso alla casa, soprattutto per famiglie in difficoltà economica o migranti. Progetti come l’Agenzia per l’Abitare e i programmi di housing sociale mirano a garantire soluzioni abitative dignitose e stabili. Inoltre, si registrano crescenti situazioni di fragilità sociale ed economica. Iniziative come i Patti Sociali per l’Inclusione e il progetto Insieme per l’Autonomia supportano le fasce vulnerabili, inclusi anziani, famiglie con minori e donne che escono da situazioni di violenza.

CAUSE DI DECESSO

Nel quinquennio 2018-2022, le principali cause di decesso nel distretto casalasco sono state le malattie del sistema cardiocircolatorio e i tumori maligni. I dati di mortalità evidenziano la necessità di interventi di prevenzione più mirati e tempestivi.

SERVIZI PER DISABILITÀ

I servizi per persone con disabilità includono Centri Diurni Disabili (Cdd), Comunità Socio Sanitarie (Css), e Servizi di Formazione all’Autonomia. Tuttavia, si evidenzia la necessità di aumentare la capacità ricettiva per far fronte alla crescente domanda.

PROSPETTIVE

Tra le principali sfide emergono l’invecchiamento della popolazione, la necessità di rafforzare le politiche di inclusione e la sostenibilità delle risorse. Per affrontare queste criticità, il Piano di Sviluppo Territoriale sottolinea l’importanza di una pianificazione strategica e della partecipazione attiva dei cittadini, promuovendo un modello di welfare integrato e sostenibile.

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