L'ANALISI
CASALMAGGIORE: LA STORIA
05 Gennaio 2025 - 05:10
L'ospedale Oglio Po
CASALMAGGIORE - Una storia di sofferenza, speranza e profonda gratitudine. Serena Poli, residente a Casalmaggiore, racconta con emozione l’esperienza vissuta all’Oglio Po, dove è stata salvata da una setticemia intestinale. La sua voce tradisce commozione mentre ricorda quei giorni difficili e il rapporto speciale instaurato con il personale sanitario: «Nei mesi di aprile e maggio sono stata ricoverata nel reparto di alta intensità per una setticemia intestinale. Ero a rischio di vita, e mi hanno letteralmente ‘preso per i capelli’. Mi hanno seguito con una professionalità e una umanità commoventi», racconta Serena.
I ricordi le fanno brillare gli occhi e la voce si incrina. «Ogni volta che ci penso mi commuovo. Tutti, dai medici agli infermieri, alle Asa e alle Oss, mi hanno trattata con una gentilezza incredibile. È un aspetto che ritengo fondamentale e per il quale provo una gratitudine immensa». Tra i tanti che l’hanno aiutata a superare quel periodo buio, Serena menziona in particolare il dottor Matteo Molfetta. «Mi ha dato il suo numero di cellulare, dicendomi di chiamarlo in caso di necessità. Questo gesto, così semplice ma così significativo, mi ha fatto sentire davvero supportata e al sicuro».
Poli ha affrontato anche la sfida della stomia, una condizione non sempre facile da accettare e gestire. Tuttavia, è riuscita ad affrontare questo momento con serenità. «Mi hanno seguita sia durante il periodo in cui avevo la stomia, sia dopo essere stata ricanalizzata. Anche adesso so di poter contare su di loro».
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