L'ANALISI
01 Gennaio 2025 - 18:20
CREMA - Al bocciodromo comunale scatta l'ora delle verifiche. Verifiche di ordine tecnico e delle clausole contrattuali, in vista del ripristino dell'impianto, che pare avvicinarsi. La struttura sportiva, è bene ricordare, è chiusa dal 25 luglio 2023 in quanto dichiarata inagibile, dopo la violenta grandinata che ha danneggiato la copertura e causato il crollo di parte della controsoffittatura.
In questi 526 giorni ormai trascorsi dalla chiusura dell'impianto di via Indipendenza, all'interno non è stato toccato nulla, nonostante la corrispondenza tra il Comune (proprietario dell'immobile) e la Federazione Italiana Bocce, gestore fino al 2040 e responsabile della ristrutturazione mai ultimata, sia stata fitta.
È per questo che Cinzia Fontana, vicesindaco e assessore al Patrimonio, amministratrice pragmatica e di lungo corso, non usa toni trionfalistici per informare che è stato compiuto un passo avanti che potrebbe essere decisivo. «Appena prima di Natale — spiega l’assessore — abbiamo ricevuto dalla Federbocce tutta la documentazione che contiene l'elenco dei lavori eseguiti, le difformità tra quanto fatto e quanto invece era previsto nel capitolato e la proposta di nuovi interventi da svolgere, compresa la posa dell'impianto fotovoltaico sulla copertura».
Sulla parte di lavori già svolti e in parte danneggiati dalla grandinata, il Comune aveva già sollevato obiezioni. «In questi giorni — prosegue Fontana — insieme all'ingegner Paolo Vailati e all'ufficio tecnico comunale, prenderemo in mano la documentazione e la convenzione e faremo tutte le verifiche necessarie, anche rispetto a quanto ci viene proposto. Una volta terminato il controllo, ne daremo riscontro alla Federazione. Se tutto sarà a posto, loro si sono detti pronti a partire».
Sui tempi, visti i precedenti, l’assessore non si sbilancia. Già riaprire il cantiere sarebbe un successo. Sul fatto che l'ente pubblico abbia pazientato (più di 17 mesi di chiusura) e su quanto sia disposto a pazientare ancora, si esprime il sindaco Fabio Bergamaschi: «Il Comune ha dato un’apertura di credito alla Federbocce, organo istituzionale della cui serietà non si dubita. È chiaro che i tempi non possono essere infiniti. In questo senso è positivo aver ricevuto recentemente la lettera da parte della Federazione stessa, con la quale manifesta l'intenzione di riprendere il cantiere. Siamo in una fase di verifica del contenuto della proposta, dal punto di vista tecnico-progettuale e nel breve periodo ci sarà un confronto tra le parti che auspichiamo essere conclusivo per poter ultimare l'intervento, che non può rimanere in sospeso ancora a lungo».
Lo scorso 30 ottobre la Federazione aveva trasmesso al Comune una nota con allegato il computo metrico estimativo relativo ai lavori di ripristino, di completamento e di miglioria dell'impianto. Qualche settimana dopo c'è stato un sopralluogo da parte di una ditta specializzata al fine di valutare fattibilità, costi e tempistiche della posa di un impianto fotovoltaico, anche perché l'attuale riscaldamento non è più funzionante e andrebbe sostituito.
Per poter riaprire l'impianto sportivo servono il rifacimento della copertura (i pannelli solari potrebbero risolvere il problema) e del controsoffitto, la pulizia e la sistemazione delle sei corsie da gioco, il controllo dei corpi illuminanti dopo le infiltrazioni di acqua piovana e il riscaldamento. Mancano anche i nuovi arredi del bar e la realizzazione dei due campi da bocce all'aperto.
In attesa che si possa iniziare a lavorare, per ordine della Federazione il bocciodromo rimane chiuso in quanto inagibile. Dal divieto di ingresso rimane comunque escluso il custode, destinato a gestire la parte commerciale, che non ha mai lasciato l’appartamento.
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