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PROGETTO PLUTO

«Per le emergenze aiuto ai paesi limitrofi»

Super polizia locale in crisi, Bergamaschi: «Crema disponibile ad attivare una convenzione»

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

30 Dicembre 2024 - 18:54

«Per le emergenze aiuto ai paesi limitrofi»

CREMA - «Non buttiamo il bambino con l’acqua sporca. L’idea alla base del progetto Pluto (acronimo di Polizia locale unificata territorialmente organizzata, ndr) è valido. Non innamoriamoci del modello; se qualcosa non funziona lo si può modificare».

Dopo la notizia che il comando intercomunale facente capo a Offanengo perderà due pezzi, i Comuni di Madignano e di Ripalta Cremasca, il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi interviene per tendere una mano e per affermare la disponibilità di Crema a supportare i territori confinanti. «Siamo disponibili a verificare con i sindaci dei Comuni limitrofi alla città, se sia possibile attivare una convenzione che possa regolare un sopporto in caso di emergenza e per emergenza intendo incidenti stradali o eventi eccezionali. Se parliamo di territori dove ci si può arrivare in pochi minuti, il discorso può essere avviato, in una logica di collaborazione con tutti. Se c’è lo spazio per essere di ausilio, siamo disponibili a valutarlo. Anche se non abbiamo agenti da regalare, siamo pronti a discuterne».

Il limite della convenzione in atto, che vede Offanengo come capofila e sede del comando per altri 19 Comuni (che scenderanno a 17) e che è stato lamentato da chi ha espresso la volontà di recedere, è quello della scarsità di agenti rispetto alla vastità del territorio da controllare. Pensare con 10 agenti di controllare Comuni distanti tra loro anche 15-20 chilometri e 37mila abitanti è qualcosa che non tutti i sindaci metabolizzano.

«Il numero delle risorse umane a disposizione – concorda Bergamaschi – è il limite di ogni modello. I Comuni hanno delle restrizioni in fatto di assunzioni. Per questo, l'obiettivo finale del progetto Pluto è il Consorzio delle polizie locali del territorio, che consentirebbe di superare i problemi attuali. Quello in vigore in questo momento è un modello ibrido. Certo, sono consapevole che da qui a realizzare l’idea del Consorzio, se mai ci arriveremo, la strada è lunga e nulla è scontato».

In questo argomento non privo di spigoli, Bergamaschi adotta una visione da città capo comprensorio: «Egoisticamente, Crema non ha bisogno del Consorzio. Sta bene così com’è, con i suoi 27 agenti e il suo comando di polizia locale. Io credo, però, che occorra far star bene anche gli altri Comuni. Per questo siamo a disposizione per ragionare insieme su un obiettivo condiviso». Da qui la proposta di organizzare una riunione di sindaci dopo le festività: «Vediamoci e riprendiamo in mano l’argomento per vedere quali sono i limiti attuali, per cercare, come dicevo, forme di potenziamento nelle quali Crema possa fare un passo in più a supporto dei Comuni confinanti. In questo momento, si scontano delle difficoltà, e quanto deciso da Madignano e da Ripalta Cremasca lo lascia intendere. Sediamoci e proviamo a capire quali sono i problemi». Una riflessione si impone. Per capire se Pluto ha un futuro o se è destinato a rimanere il cane domestico di Topolino.

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