L'ANALISI
21 Dicembre 2024 - 18:00
CREMA - Mani in pasta per dare forma al futuro. Ieri gli utenti della Comunità riabilitativa ad alta assistenza e del Centro diurno di Asst Crema hanno accolto a pranzo la direzione strategica guidata da Alessandro Cominelli per il tradizionale scambio di auguri natalizi. Pizze, focacce, ma anche menù veg, panettone, pandoro e mascarpone.
Nell’aria si respirava il desiderio di stare insieme, di raccontarsi, senza timore, di sorridere e ricostruire la vita. Anche abbracciando le fragilità. “Abbiamo fortemente voluto questo momento, tutti noi lo aspettavamo con gioia. Volevamo augurare buone feste a tutti voi, condividere, stare insieme, ma anche raccontarvi, facendovelo toccare con mano, chi siamo e cosa facciamo quotidianamente” ha spiegato la coordinatrice Emanuela Schiavini.
Al terzo piano della palazzina di area medica, temporanea sede della Cra e del Centro diurno, ogni giorno si plasma benessere, a partire dalle fragilità di ciascuno. “Qui – ha continuato Schiavini – accolgiamo le fragilità. E da quelle ripartiamo per ri-cucire un progetto di vita. Al centro c’è ciascuna persona, con le proprie passioni, le proprie abilità e i propri limiti”. E così, per il breve scambio di auguri, c’è chi, con i compagni del centro diurno, ha cucinato, chi ha addobbato la tavola, chi ha suonato e chi ha cantato. Già, perché sulle note di Hallelujah e Astro del ciel, le emozioni si sono fatte largo. “La condivisione di questi attimi è ricchezza. Che inclusione non è solo una parola, ma sono mani strette, sguardi che si incontrano, emozioni condivise”.
La comunità riabilitativa ad alta assistenza, composta da 8 posti letto, accoglie persone con disagio psichico, proponendo loro, oltre alle necessarie attività cliniche, anche attività integrative a scopo riabilitativo. Tra queste l’arteterapia, il laboratorio di cucina, la riabilitazione cognitiva ed attività esterne. “Il nostro obiettivo è quello di facilitare nel più breve tempo possibile il reinserimento dei nostri utenti nel proprio contesto di appartenenza, accompagnandoli lungo il percorso scolastico o lavorativo”. L’equipe su cui la Cra può contare è integrata. Si compone di medico psichiatra, coordinatrice infermieristica, psicologa, operatori sociosanitari, infermieri, educatori e tecnici della riabilitazione psichiatrica. Tutti in gioco per facilitare una presa in carico globale delle persone.
“E’ stato un momento prezioso - ha concluso il direttore generale Cominelli -. Non solo perché a Natale lo stare insieme assume un valore più alto, ma anche perché ha confermato come quello dell’inclusione sia un impegno che riguarda ciascuno di noi e che possiamo condurre nella nostra quotidianità. Nostro dovere esserci, fare la nostra parte per un oggi e un domani che sappiano guardare alla diversità con occhi liberi. Buon Natale agli utenti della Cra e ai loro familiari, all’equipe e a tutti coloro che ogni giorno vivono liberi da ogni pregiudizio”.
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