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Telemedicina al top, l'Asst di Crema fa scuola in Italia

Il servizio di psicologia punto di riferimento nazionale. Gli specialisti del Maggiore istruiranno i colleghi di tutto il Paese nel settore della riabilitazione delle dipendenze

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

09 Dicembre 2024 - 13:52

Telemedicina al top, l'Asst di Crema fa scuola in Italia

Un esempio di telemedicina che porta virtualmente la prestazione sanitaria a casa dei pazienti

CREMA - Il servizio di psicologia dell’Asst come punto di riferimento nazionale per la telemedicina, destinata a pazienti che hanno dipendenze, in particolare problematiche legate agli abusi di alcool. Colloqui e incontri da remoto hanno coinvolto nell’ultimo anno 80 soggetti, con risultati molto soddisfacenti. «Il 93% dei casi ha portato a termine il percorso – sottolinea la psicologa Cinzia Sacchelli, che dirige il servizio di psicologia dell’Asst –: da qui la scelta del ministero di prolungare il progetto, stavolta con finalità formative, ovvero affidandoci il compito di istruire colleghi di tutta Italia sull’uso della telemedicina nel settore della riabilitazione delle dipendenze».

«Grazie alla presenza del reparto di Riabilitazione delle dipendenze dell’ospedale Santa Marta di Rivolta d’Adda e del Serd cittadino - continua Sacchelli -, siamo l’Asst regionale che ha la filiera di attività tra ospedale è territorio più attrezzata. Questo il motivo per cui siamo stati incaricati di portare avanti il progetto di formazione, successiva e conseguente alla sperimentazione che abbiamo fatto nei scorsi mesi, relativa agli interventi di telemedicina con pazienti con problematiche alcologiche».

La dirigente del servizio di psicologia dell’Asst di Crema Cinzia Sacchelli

Sacchelli lavora con due colleghi e in collaborazione con ufficio formazione dell’Asst, con la Riabilitazione delle dipendenze e il Serd. «Ogni servizio a seconda dei pazienti deve mirare il tipo di intervento che può essere erogato in telemedicina. Poi una cosa non esclude l’altra, ovvero il paziente si incontra anche in presenza. In particolare con chi ha già avuto modo di costruire un buon rapporto di cura con gli specialisti, una certa quota di interventi si possono fare in telemedicina. C’è un lavoro preliminare di intervento e di alleanza terapeutica costruita tra curante e paziente». Il progetto di formazione andrà avanti sino a maggio.

L’Asst si conferma dunque un centro d’eccellenza nell’ambito della lotta alle dipendenze, partner ideale per la regione e il ministero per sviluppare la telemedicina, che utilizza nuovi metodi, caldeggiati anche dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. I vantaggi della telemedicina, sono evidenti: si tratta di un efficace approccio integrato con quello classico ospedaliero. Innanzitutto persone residenti in luoghi distanti dal servizio, senza mezzi di trasporto, o impossibilitate a spostarsi, hanno la possibilità di utilizzare video colloqui. C’è quindi una riduzione dei costi e dei tempi correlati ai trasferimenti, per i professionisti e i pazienti stessi. Non va dimenticata la discrezione e la possibilità di evitare il presunto stigma sociale, dovuto al fatto di recarsi in luoghi dedicati alla cura di chi abbia queste patologie.

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