L'ANALISI
12 Dicembre 2024 - 05:20
Schiff giura di fronte a Kamala Harris
SONCINO - Può sembrar strano, però c’è un rapporto speciale da sempre tra il piccolo borgo medievale e gli enormi Stati Uniti. Un po’ perché Luigi Cazzaniga è tra i fotografi più amati del Paese a stelle e strisce ed è nato sotto la rocca, un po’ per la rocca stessa, un po’ perché gli Air Crash Po, gli archeoaviatori della cittadina, sono continuamente in contatto con Washington, forse anche perché l'istituto comprensivo Giovanni XXIII e la Nasa ogni tanto si mandano delle lettere. Di certo, per il profondo legame con l’ebraismo. Ecco perché ha certamente emozionato, ma relativamente stupito, il fatto che il nuovo senatore della California Adam Schiff, nato in Massachusetts da genitori ebrei, abbia deciso di giurare sulla Bibbia Ebraica dei Soncino di fronte al vice-presidente Kamala Harris. E non si tratta di una copia del libro, beninteso, ma di un’edizione inestimabile del 1490, stampata proprio in riva all’Oglio.
«Schiff – riferiscono i colleghi di JewishNews 24 che hanno parlato col rappresentante del Partito democratico – ci ha descritto il testo stampato a Soncino, quando faceva parte del Ducato di Milano, come un monumentale codice di leggi e uno dei meglio organizzati, più completi e influenti libri del giudaismo». Il tomo su cui il senatore ha poggiato la mano mentre giurava è, più nello specifico, la Mishneh Torah di Maimonide. Si tratta dell’opera magna del rabbino ebraico, scritta tra il 1170 e il 1180 e pubblicata tre secoli dopo a caratteri mobili per la prima volta nella storia proprio in via Lanfranco, nei pressi dell’attuale Centro Studi soncinese, da Gershom ben Mosheh ish Sontsino, poi traslitterato e trasmesso ai posteri come Soncino.
Questa Torah è composta da quattordici libri suddivisi in sezioni, capitoli e paragrafi. È l'unica opera medievale che riporta in modo completo le osservanze e le pratiche ebraiche senza omissioni, incluse anche quelle leggi che venivano applicate solo durante l'esistenza del Tempio di Gerusalemme. Si tratta di un testo di straordinaria importanza per gli ebrei di tutto il mondo che lo conoscono anche col soprannome di ‘Libro della Mano Forte’ per via del fatto che ‘quattordici’, scritto in ebraico nella forma ‘quattro-dieci’ ha la stessa forma grafica della parola ‘mano’.
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