L'ANALISI
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11 Dicembre 2024 - 12:18
CREMONA - La perdita di massa muscolare, inevitabile con l’invecchiamento, aumenta il rischio di mortalità, ma un indicatore semplice e veloce per valutare questo rischio è la circonferenza del polpaccio. Misurare il polpaccio destro, con il piede appoggiato a terra, aiuta a identificare chi ha una ridotta massa muscolare, specialmente tra gli over 80, e a prevedere la mortalità nei dieci anni successivi.
Uno studio pubblicato sulla rivista Experimental Gerontology ha evidenziato che un polpaccio inferiore a 30 cm negli uomini e a 28 cm nelle donne è associato a un rischio di morte triplo, mentre valori superiori a 35 cm negli uomini e 33 cm nelle donne indicano una buona massa muscolare e riducono del 70% il rischio di morte. “Muscoli tonici riducono il rischio di cadute, disabilità e complicazioni postoperatorie e si associano a una minore probabilità di morte per qualsiasi causa”, spiega Andrea Ungar, presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria.
Lo studio ha utilizzato un “nastro” misuratore progettato con il supporto di Abbott Nutrition, che, in base all’età e al sesso, indica la soglia critica al di sotto della quale la massa muscolare è insufficiente. La circonferenza del polpaccio potrebbe quindi diventare un’indicazione clinica importante per valutare la salute muscolare negli anziani e prevenire complicazioni legate alla perdita di massa muscolare.
A partire dai 45 anni, si verifica una perdita della forza muscolare del 8% ogni 10 anni, che può arrivare al 60% oltre i 75 anni. La perdita muscolare è legata a numerose complicazioni, come declino cognitivo e riduzione delle capacità cardiovascolari. “Avere muscoli adeguati è essenziale per la salute degli anziani e può ridurre il rischio di eventi negativi”, aggiunge Ungar.
I ricercatori hanno monitorato 364 anziani della regione del Sirente (L’Aquila) per 10 anni, suddividendoli in gruppi in base alla circonferenza del polpaccio. I risultati hanno mostrato che l’85,3% di chi aveva un polpaccio piccolo è deceduto, contro il 65,1% di chi aveva una circonferenza maggiore. Il rischio di morte nei 10 anni successivi è triplicato per chi ha una bassa massa muscolare. La misura del polpaccio, infatti, è più precisa di altre misure corporee nel predire il rischio di morte, e interventi per migliorare la muscolatura, come camminate regolari, potrebbero essere altamente preventivi.
Oltre all’esercizio fisico, un sonno di qualità è fondamentale per prevenire la perdita di massa muscolare. La privazione del sonno riduce la sintesi proteica muscolare e favorisce l'infiammazione cronica. Uno studio sui partecipanti anziani al Longevity Check-up 8+ ha evidenziato che chi dorme male ha il 40% di probabilità in più di sviluppare sarcopenia rispetto a chi ha una buona qualità del sonno. Il sonno scarso riduce gli ormoni anabolici come il testosterone e l'ormone della crescita, mentre aumenta il cortisolo, che degrada il muscolo.
In conclusione, un corretto riposo e un’attività fisica regolare sono essenziali per mantenere una buona massa muscolare e ridurre il rischio di mortalità negli anziani.
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