L'ANALISI
06 Dicembre 2024 - 19:09
CREMONA - Il ‘PoGrande’, la maxi riserva naturale targata Unesco, prende sempre più forma con quattro milioni e mezzo di euro di investimenti e il coinvolgimento di tre regioni nonché decine di comuni e relativi sindaci. L’operatività cresce mettendo al centro la biosfera, la cultura e la storia di un territorio che rappresenta Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
A livello locale il presidente della Provincia e sindaco del rivierasco Stagno Lombardo, Roberto Mariani, cerca di dare una ulteriore scossa ai suoi colleghi cremonesi. L’assemblea plenaria dei sindaci della Riserva MaB Unesco PoGrande si è riunita nei giorni scorsi a Brescello. In sala 50 rappresentanti di 35 Comuni per eleggere la ‘Cabina di regia’, il centro esecutivo del progetto, che conta 13 membri. Questi i nominati: per l’area pavese Elio Grossi, sindaco di Pieve Porto Morone, per l’area lodigiana riconfermato Piero Luigi Bianchi, sindaco di Caselle Landi, per il Cremonese Andrea Virgilio, sindaco di Cremona, e lo stesso Mariani (che è anche referente Anci per i piccoli Comuni); per il Piacentino sono state confermati Serena Groppelli, assessora all’Ambiente del Comune di Piacenza, e il vicesindaco di Villanova sull’Arda, Emanuele Emani; Andrea Vaccari, vicesindaco di Boretto, rappresenterà il Reggiano mentre Alessandro Gattara, sindaco di Roccabianca, e Cristiano Vecchi, assessore Associazionismo e partecipazione del Comune di Colorno, rappresentano Parma; per l’area mantovana confermato il consigliere Alberto Manicardi, del Comune di Quingentole, e il vicesindaco di Viadana, Alessandro Cavallari, mentre è di nuova nomina Aurora Talassi, assessora alla Cultura e Promozione del territorio del Comune di Sermide e Felonica. Per quanto riguarda il Rodigino, è stata nominata Monica Ferraccioli, sindaco di Castelnovo Bariano.
L’incontro è stato aperto dal padrone di casa, il sindaco di Brescello, Carlo Fiumicino, che ha ricordato l’importanza di fare squadra, che ha consentito alla propria amministrazione di ottenere diversi finanziamenti per progetti strategici all’interno della Riserva della Biosfera PoGrande, valorizzando un percorso condiviso sin dagli albori della candidatura. Il segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, Alessandro Bratti, ha spiegato alcune tematiche molto attuali che guidano le strategie europee e nazionali: dalla legge sul ripristino della Natura al Pnrr. L’incontro è poi proseguito con l’aggiornamento sullo stato di attuazione del piano di interventi dove solo nel 2024 sono stati investiti fondi per più di 4,5 milioni di euro. I progetti finanziati si muovono su tre linee: la creazione di una rete di prodotti filiere e servizi (capitale fisico della Riserva); la creazione di una rete di corridoi ecologici blu e verdi e servizi ecosistemici (capitale naturale); la creazione di una rete di musei, biblioteche, patrimonio diffuso, con sperimentazione di percorsi dedicati alle scuole e ai giovani (capitale sociale e culturale). «È un'occasione importante, identitaria e di grande soddisfazione per chi nel Po ci ha sempre creduto», spiega Mariani, che lancia anche un appello ai colleghi cremonesi: «Ci sono fondi e progetti, mi sembra solo che manchi un pochino di spinta da parte dei nostri sindaci. So che in altre realtà si sono già mossi, è bene lo facciamo anche noi, dobbiamo crederci un po’ di più, ecco».
Un appello raccolto dal sindaco di Cremona Virgilio: «Credo nell’importanza di quel costante lavoro di condivisione e collaborazione tra territori che ha portato fin dall’inizio, nel 2019, alla nascita della Riserva MaB Unesco PoGrande. È con questo spirito che va anche la nomina della nuova Cabina di regia, della quale sono orgoglioso di far parte insieme al presidente della Provincia Mariani, perché le azioni realizzate in questo 2024 possano essere una leva per altri e nuovi interventi futuri e si possa continuare a promuovere insieme politiche di conservazione e di sviluppo sostenibile dei nostri territori».
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