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CASALMAGGIORE. L'IMPRESA

Il Po al contrario, Boles all’arrivo

Il camminatore casalese dal Delta al Monviso: «L’aspetto più bello? L’incontro con le persone»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

14 Ottobre 2024 - 19:00

Il Po al contrario, Boles all’arrivo

CASALMAGGIORE - Giuseppe ‘Giupi’ Boles, avvocato, scrittore, animatore culturale, viaggiatore, ha portato a termine la sua avventura: oggi è arrivato a Pian del Re, sulle Alpi Cozie, dove il Po nasce, dopo aver risalito a piedi il Grande Fiume dal suo Delta fino alla sorgente. Un’impresa che Boles ha intrapreso in grande semplicità e con mezzi spartani, partendo con un carrellino e l’energia che lo contraddistingue. «Quello che spicca in questo viaggio è che la gente porta molto rispetto verso chi vede camminare», racconta Boles. «Il mio cappello di paglia attira parecchio. Ho ricevuto molta ospitalità. Stanotte, ad esempio, dormirò a Barge, ospite di una signora che sta per inaugurare un ostello, e sarò il primo a ‘inaugurarlo’».

La tappa finale di questo straordinario percorso è stata a Pian del Re, ai piedi del Monviso, a 3.841 metri di altitudine, dove il Po ha la sua sorgente. «Gli scenari visti sono bellissimi: a Pian della Regina mi si è offerto uno spettacolo unico, una distesa di nebbia che dall’alto sembrava il mare. E il Monviso, che maestosità».

Boles aveva iniziato il suo cammino in compagnia di un amico, Stefano Valitutto, partendo da Pila, nella zona del delta del Po, e percorrendo chilometri lungo gli argini del fiume. Attraverso il Polesine e le pianure, ha toccato città come Portoviro e Castelmassa, testimoniando le difficoltà delle zone attraversate, segnate dalla crisi economica e dall’abbandono, ma anche il calore umano incontrato lungo il tragitto.

Il viaggio di Boles non è stato solo una sfida personale, ma anche un viaggio alla riscoperta del territorio e delle persone che lo abitano. Tappa dopo tappa, da Borgoforte fino a Villanova Marchesana e oltre, Boles ha documentato l’esperienza, non solo per il legame profondo che lo unisce al Po, ma anche per raccontare le storie delle persone incontrate lungo il cammino. «La cosa più bella in assoluto – commenta – sono gli incontri con le persone». Ora, dopo aver raggiunto la meta a Pian del Re, Boles si gode il traguardo di un’avventura straordinaria, segnata dal coraggio, dall’incontro con l’umanità e dalla meraviglia della natura che lo circonda.

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