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IL GRANDE FIUME

Po a meno di un metro sotto lo zero idrometrico, affluenti osservati speciali

Il 'materiale flottante' arrivato a Cremona è stato meno consistente dell'ultima volta, anche se gli immancabili tronchi sono finiti incastrati nel primo pilone del ponte

Fulvio Stumpo

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redazione@laprovinciacr.it

12 Ottobre 2024 - 15:16

Po a meno di un metro sotto lo zero idrometrico, affluenti osservati speciali

CREMONA - Alle 11 di stamattina il Po era a meno di un metro dallo zero idrometrico, precisamente -91 centimetri, nel primo pomeriggio è sceso di qualche centimetro, meno un metro, e si sta tenendo su quote standard. Il record è stato raggiunto venerdì alle 11 con -55 centimetri dallo zero. Oggi a Isola Pescaroli si è fermato a +60 centimetri e a Casalmaggiore si è attestato sui due metri e 61 sullo zero. A Piacenza ha toccato i due metri e 71.


Quote che in altri tempi non avrebbero destato allarme, rientrando nella normalità, ma considerato il meteo e abituati a quasi tre anni di siccità da record, qualche problema lo creano. Anche perché gli affluenti diretti e indiretti, sono osservati speciali. Dopo le 'escrescenze' (come avrebbero detto qualche secolo fa) del Serio, il fiume è ancora sorvegliato, tanto che a Bocca Serio è allerta gialla (primo grado), stessa situazione a Ostiano, dove l'Oglio è ingrossato di parecchio.

A Marcaria, addirittura è situazione arancione (secondo grado) come a Bondanello. Occorre dire comunque che queste tre criticità sono a valle di Cremona, dunque l'Oglio non crea problemi alla città, mentre il Serio, che è a monte, sfocia nell'Adda che a sua volta arriva 'rinforzato' nel Po, portando anche un consistente 'materiale flottante' come si dice in burocratese, che tradotto vuol dire: tronchi, detriti e immondizie varie, che si scontrano con le paratoie della diga di Isola Serafini e poi, una volta aperte, perché sotto pressione, scendono a valle.

In questo caso, a onore del vero, il 'materiale flottante' arrivato a Cremona è stato meno consistente dell'ultima volta, anche se gli immancabili tronchi sono finiti incastrati nel primo pilone del ponte del Po, in gran forma, che si è mangiato spiagge e spiaggioni, che tiene le canaline aperte, anzi apertissime e tappa le foce dei corsi d'acqua minori come quelle del Riglio e del Morbasco (oggi è stato segnalato un piccolo crollo nel pennello, ma è stato un falso allarme).


Gli addetti alle canottieri e degli operatori fluviali stanno comunque con gli occhi aperti e puntati sul fiume, e sulle previsioni meteo che danno tempo discreto per domani e lunedì mentre tra martedì e mercoledì dovrebbe riprendere a piovere in Piemonte.

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