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CASALMAGGIORE. RIFIUTI

Svolta pubblica: la Casalasca Servizi sarà solo dei 42 comuni

Futuro assetto in house per la società mista. Il sindaco Bongiovanni: «Modello che offre più controllo e garanzie»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

04 Dicembre 2024 - 05:25

Svolta pubblica: la Casalasca Servizi sarà solo dei 42 comuni

CASALMAGGIORE - Casalasca Servizi si proietta verso una proprietà completamente pubblica. Il consiglio comunale ha infatti approvato all’unanimità le linee guida per il futuro affidamento del servizio di igiene ambientale, un passo fondamentale in vista della scadenza del contratto attuale, fissata al 31 dicembre 2025, e la linea emersa è quella. Il sindaco Filippo Bongiovanni ha illustrato il punto, evidenziando la necessità di adeguarsi alle nuove normative e di avviare un percorso che garantisca efficienza, controllo e continuità. L’attuale servizio, gestito da Casalasca Servizi Spa – una società mista partecipata per il 51% dal Comune di Casalmaggiore, da altri 41 Comuni e per il restante 27,73% da privati – è attivo dal 2009. Tuttavia, i cambiamenti normativi introdotti impongono una revisione delle modalità di gestione.

LE OPZIONI ANALIZZATE

Lo studio commissionato alla società di consulenza Ben Advisory ha analizzato tre possibili modelli di gestione: società mista (l’attuale modello), gestione tramite gara pubblica e affidamento a un operatore terzo. Dopo un’analisi dettagliata dei costi, dei benefici e delle criticità, è emersa la preferenza per la trasformazione di Casalasca Servizi in una società in-house providing, totalmente pubblica. Questo modello, ha spiegato il sindaco, offre maggiore «controllo diretto da parte dei comuni soci», tutela l’occupazione locale e consente una gestione più flessibile ed efficiente. Inoltre, garantisce la possibilità di svolgere fino al 20% di attività per terzi, favorendo ulteriori opportunità di sviluppo.

OSSERVAZIONI E PROSPETTIVE

Durante il dibattito, gli esponenti di minoranza hanno condiviso sostanzialmente l’impostazione proposta. Luciano Toscani ha detto che «la trasformazione in house è la migliore» e ha sottolineato l’importanza di risolvere con attenzione il tema della liquidazione delle quote dei due soci privati. «La questione deve essere affrontata sul piano politico, più che sul piano tecnico, per evitare contenziosi», ha dichiarato. «È stata la politica a decidere di istituire Casalasca e di eliminare i cassonetti, sul modello di quanto faceva già Piadena. Auspico la nascita di una società multiservizi: occorre lavorare con gli altri comuni per condividere il sogno di una società che unifichi il territorio, dove ci sia solidarietà tra i paesi e si crei abitudine a lavorare insieme. Casalmaggiore ha il 51% delle quote, ma ha il 19% degli abitanti. Bisognerà garantire gli altri che non vuole fare la voce grossa: senza i comuni piccoli non va da nessuna parte. Occorrono atti di generosità e pazienza». Il sindaco ha detto di condividere questa impostazione e ha osservato che anche «i piccoli Comuni devono dare il loro contributo». Ha ribadito che il processo sarà lungo e articolato: «Nei prossimi 6-7 mesi dovremo lavorare alla predisposizione di un nuovo statuto, di un nuovo contratto di servizio, alla quantificazione del valore delle quote private e alla definizione di un piano economico-finanziario sostenibile».

SOCIETÀ MULTISERVIZI

Alcuni comuni soci hanno già avanzato richieste per affidare alla società anche la gestione di servizi aggiuntivi, come il verde pubblico, lo sgombero neve e i servizi cimiteriali. Tuttavia, per ora, l’amministrazione, ha detto il sindaco, si concentra sull’obiettivo primario di consolidare il servizio di igiene ambientale, lasciando aperta la possibilità di una espansione futura.

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