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PANDINO

Scuola casearia campionessa d’Europa

La Pandinasca, formaggella affinata nel fieno, trionfa al concorso internazionale di Lione

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

02 Dicembre 2024 - 18:43

Scuola casearia campionessa d’Europa

La Pandinasca. Nel riquadro il direttore Davide De Carli

PANDINO - La Casearia sul tetto d’Europa. Nei giorni scorsi la Pandinasca, formaggella affinata nel fieno, ha vinto la medaglia d’oro al Concours international de Lyon 2025, autentico campionato continentale dei prodotti lattiero caseari con quasi 2mila formaggi in gara, inviati da 14 Paesi. Oltre a questi erano in concorso anche 550 salumi. A scegliere il prodotto del caseificio di via Bovis una giuria di 594 degustatori.

«Un alloro motivo di grande orgoglio – commenta Davide De Carli, direttore del caseificio dell’istituto di via Bovis –: il primo premio conferma la qualità del nostro prodotto e la cura con cui è stato elaborato. I degustatori del concorso lo hanno riconosciuto come il migliore della sua categoria. Abbiamo portato nuovamente l’istituto agrario Stanga (di cui la Casearia è sede staccata, ndr) sul podio di un concorso internazionale di prodotti caseari».

La Pandinasca rappresenta una sintesi tra tradizione casearia e innovazione che valorizza i prati stabili del territorio. Gli studenti hanno intrapreso un percorso didattico e pratico che li ha portati ad approfondire la conoscenza dei prati stabili, che non richiedono l’uso di pesticidi o diserbanti e vengono fertilizzati esclusivamente con letame naturale: un esempio virtuoso di agricoltura sostenibile.

«In questo modo è possibile produrre un fieno di altissima qualità, utilizzato per l’alimentazione delle vacche da latte – sottolinea De Carli –: poi ci siamo dati da fare nel reperire fieno certificato, necessario per aromatizzare e affinare i formaggi, e siamo riusciti a realizzare i prodotti utilizzando ovviamente latte locale.

Gli studenti hanno avuto un ruolo centrale in ogni fase del progetto, dall’approfondimento teorico sull’importanza agronomica e ambientale dei prati stabili fino alla produzione concreta dei formaggi nel caseificio. Un’esperienza che ha permesso ai ragazzi di acquisire competenze tecniche e li ha resi consapevoli del valore culturale e paesaggistico del territorio».

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