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VAIANO CREMASCO. IL RIFUGIO CONSORTILE

Una nuova casa anche per i cani anziani

La responsabile: «Negli ultimi mesi aumentate le adozioni degli esemplari meno giovani». L'appello: servono coperte per affrontare al meglio l'inverno

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

02 Dicembre 2024 - 05:25

Una nuova casa anche per i cani anziani

Cashmere, il ‘nonno’ del canile

VAIANO CREMASCO - Un’inversione di tendenza nelle adozioni, che dona una speranza ai cani ormai in là con gli anni, che rischiano di concludere la loro vita in una struttura. È quanto emerge dai dati forniti dal rifugio consortile di Vaiano, cui fa riferimento l’intero Cremasco. «Negli ultimi mesi — conferma Elena Castelli, la veterinaria responsabile — abbiamo assistito a un incremento delle adozioni degli esemplari più anziani. Animali che hanno otto o dieci anni, ma anche di più».

Storie di amore a prima vista, di reciproche manifestazioni d’affetto e di una nuova sensibilità da parte dei cremaschi. Recarsi al rifugio, per adottare un cane, significa essere già predisposti a dare una mano. Chi lo fa non guarda ai pedigree, ma storicamente la tendenza è sempre stata quella di preferire animali giovani. Le ragioni sono ovvie, l’opportunità innanzitutto di educarli in base alle esigenze di una famiglia o di un singolo, di non doversi dunque adeguare ad abitudini che l’animale ha appreso negli anni e che sono più difficili da modificare. Poi l’altrettanto comprensibile aspirazione ad avere un cane con una lunga aspettativa di vita, fedele compagno per tanti anni. Adottare un amico a quattro zampe con diverse primavere sulle spalle significa accorciare di parecchio il tempo che si potrà vivere con lui.

«Al momento in canile abbiamo una quarantina di esemplari — aggiunge la veterinaria —: grazie all’attenzione di tanti cremaschi, le adozioni procedono con successo e negli ultimi mesi abbiamo ridotto il numero di animali ospitati». Un turnover abbastanza alto, tra entrate e uscite, anche se ci sono casi che per altre ragioni, ad esempio l’impegnativa mole di ospiti, non sono di facile adozione. L’esempio è quello di due cani femmina arrivate da poche settimane, sostanzialmente ancora cucciole.

«Hanno nove mesi, sono state chiamate Neferiti e Cleopatra e sono già entrambe oltre i 40 chilogrammi di peso. Una taglia che si profila dunque molto grande, frutto di incroci tra cani di dimensioni importanti. Sono entrambe dolcissime, certo hanno bisogno di un po’ di spazio».

Tornando invece ai vecchietti, l’appello all’adozione è per Ernesto, un Amstaff 14enne e Cashmere, un taglia media che di anni ne ha addirittura 16. Di fatto è l’esemplare più anziano del canile.

«Sarebbe fantastico — conclude Castelli — che non passassero l’ennesimo inverno da noi, ma che trovassero famiglia. Ernesto è buonissimo e molto attivo nonostante l’età. Cashmere invece è quasi cieco, richiede più di attenzione».

L'APPELLO: SERVONO COPERTE

Le adozioni sono ovviamente la prima cosa, ma con l’arrivo del freddo al rifugio consortile hanno anche bisogno di aiuti materiali. Ad esempio coperte. Chi ne ha da buttare potrebbe portarle in via Martiri delle Foibe e consegnarli ai responsabili della struttura. In questi mesi invernali fanno molto comodo per dare conforto agli animali, specialmente quelli a pelo corto che soffrono maggiormente le basse temperature. Il rifugio offre ovviamente loro cucce e altri spazi riparati e le coperte servono proprio per attrezzare al meglio questi angoli dove i cani possono riposarsi e dormire. Nel caso siano disponibili, vanno benissimo anche i cappotti per animali che non si usano più. Basta una telefonata per poter prendere appuntamento e consegnare il materiale.

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