L'ANALISI
01 Dicembre 2024 - 05:10
Nel riquadro il sindaco Filippo Bongiovanni
CASALMAGGIORE - La Nidec Fir continuerà a portare avanti il piano di bonifica dei terreni in corso da decenni. Lo ha detto il sindaco Filippo Bongiovanni in consiglio comunale, dopo che le minoranze hanno richiesto aggiornamenti sia sull’impatto ambientale sia sulle conseguenze occupazionali legate alla prevista chiusura dello stabilimento. Luciano Toscani, dopo aver manifestato preoccupazione per le lamentele di alcuni dipendenti che si sentono «abbandonati dalle istituzioni», ha sottolineato che «il problema inquinamento andrà affrontato. Se non si risolve, quella zona rimarrà una ferita per la nostra città, impedendo interventi pubblici o privati per costruire un futuro diverso. Credo che sia un problema grave, e confidiamo che venga affrontato con la giusta energia dall’amministrazione».
IL PIANO DI BONIFICA
Il sindaco ha fornito un quadro dettagliato dello stato attuale, ricordando che la Nidec Fir si era autodenunciata nel 2006 per l’inquinamento da tetracloroetilene presente, eredità del passato della produzione di bigiotteria. Da allora, «sono stati eseguiti carotaggi e installate barriere con piezometri» per limitare la contaminazione. Il piano di messa in sicurezza operativa ha previsto monitoraggi mensili, poi trimestrali e ora semestrali, che confermano che l’inquinamento è contenuto e non si estende oltre il perimetro dello stabilimento. «L’azienda non inquina più esternamente e sta procedendo con la bonifica», ha spiegato il sindaco. «Serviranno decenni per risolvere completamente il problema, ma la situazione è sotto controllo. Per ora gli uffici rimarranno aperti e gli amministrativi sono confermati». Ha aggiunto che l’Arpa continua a monitorare.
UN PROBLEMA STORICO
La questione ambientale affonda le sue radici nei decenni passati. Già nel 1998, quando la Fir Spa faceva parte del gruppo Jordan Industries, aveva assunto l’impegno di bonificare un’area usata fino a quarant’anni fa per smaltire residui metallici derivanti dalla produzione di bigiotteria, ai tempi in cui lo stabilimento era conosciuto da tutti come il 'Fabbricone'.
OCCUPAZIONE
Bongiovanni ha aggiornato anche sulla situazione occupazionale. Dei 54 lavoratori coinvolti, 34 hanno accettato una risoluzione consensuale con incentivi, mentre altri due sono stati riassorbiti all’interno dell’azienda. Per sette lavoratori prossimi alla pensione, l’azienda garantirà un sostegno per coprire i contributi mancanti. Un segnale positivo è arrivato dalla disponibilità di due aziende locali, che hanno già manifestato interesse a ricevere i curriculum degli ex dipendenti della Nidec Fir.
LE MINORANZE
Toscani e Annamaria Piccinelli hanno chiesto al sindaco un maggiore protagonismo nella gestione della crisi. Piccinelli ha sollecitato l’organizzazione di un tavolo di confronto tra gli imprenditori locali per favorire il reimpiego dei lavoratori. «Non basta essere contattati dalle aziende; bisogna muoversi attivamente per creare opportunità», per Toscani, che ha chiesto che l’amministrazione vigili con attenzione sulla bonifica e garantisca supporto alle famiglie colpite dalla crisi.
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